Peoples’ Climate Vote: il più ampio sondaggio di sempre sul cambiamento climatico che coinvolge l’opinione pubblica trova sostegno per un’azione di ampio respiro

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27 gennaio 2021

NEW YORK, 27 gennaio 2021 /PRNewswire/ —
Versione completa qui, e resoconto qui.
Il 64% delle persone afferma che il cambiamento climatico è un’emergenza globale in base ai risultati del Peoples’ Climate Vote, il più grande sondaggio al mondo sul cambiamento climatico che coinvolge l’opinione pubblica, pubblicato oggi. I risultati saranno condivisi con i governi nel corso di quello che sarà un anno cruciale per l’azione climatica, in vista dei negoziati al Vertice ONU sul clima che si terrà a novembre a Glasgow (Regno Unito). 
Il sondaggio, organizzato dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e dall’università di Oxford, ha coinvolto 1,22 milioni di persone in 50 Paesi. È stato distribuito anche su reti di mobile gaming al fine di raggiungere un pubblico tradizionalmente difficile, tra cui 550.000 persone sotto i 18 anni, una fondamentale rappresentanza di opinione sul cambiamento climatico.
Agli intervistati è stato chiesto se il cambiamento climatico fosse un’emergenza globale e se sostenessero le diciotto politiche climatiche chiave, organizzate in sei ambiti: economia, energia, trasporti, alimentazione e agricoltura, natura e salvaguardia delle persone.  
Le politiche climatiche più popolari sono state la conservazione di foreste e terreni (54% di sostegno pubblico), più energia solare, eolica e rinnovabile (53%), l’adozione di tecniche di agricoltura rispettose dell’ambiente (52%) e un maggiore investimento in imprese e posti di lavoro verdi (50%). 
I risultati hanno dimostrato il sostegno a politiche più vaste sul clima oltre l’attuale stato delle cose. In otto dei dieci Paesi inclusi nel sondaggio e aventi le emissioni più elevate correlate al settore energetico, la maggioranza degli intervistati ha auspicato un maggiore ricorso alle energie rinnovabili. In quattro dei cinque Paesi con le emissioni più elevate legate ad alterazioni nell’uso del suolo, si è registrato un sostegno maggioritario verso la conservazione di foreste e terreni. Nove dei dieci Paesi con la popolazione più urbanizzata sostengono un maggiore uso di auto e autobus elettrici a energia pulita, o bici.
Achim Steiner, Amministratore dell’UNDP, ha dichiarato: “I risultati dimostrano chiaramente che l’azione urgente per il clima gode di ampio sostegno da parte della popolazione in tutto il mondo indipendentemente da nazionalità, età, genere e livello di istruzione. Ma oltre a questo, il sondaggio rivela come le persone desiderano che i loro responsabili politici affrontino la crisi e segnala i modi in cui i Paesi possono progredire con il sostegno pubblico mentre lavoriamo insieme per affrontare questa enorme sfida”.
I più giovani (di età compresa tra i 14 e i 18 anni) si sono dimostrati più propensi nell’affermare che il cambiamento climatico è un’emergenza rispetto alle persone più anziane, con una percentuale di quasi il 70%. Altre fasce di età non sono risultate distanti, con il 65% di persone concordi con questa affermazione di età compresa tra 18 e 35 anni, il 66% tra i 36 e i 59 anni e il 58% oltre i 60 anni.
Il Prof. Stephen Fisher del Dipartimento di sociologia dell’Università di Oxford, ha dichiarato: “Il Peoples’ Climate Vote ha prodotto dati preziosi sull’opinione pubblica che non abbiamo mai visto prima. Il riconoscimento dell’emergenza climatica è molto più diffuso di quanto si pensasse in precedenza e la maggior parte delle persone chiaramente desidera una risposta politica forte e di ampio respiro”.
PDF – https://mma.prnewswire.com/media/1426133/Peoples_Climate_Vote.pdf

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