Per un quarto di secolo ho dedicato al Pd — e, prima che esistesse, all’“idea di un Pd” — buona parte del tempo che impegni familiari e di lavoro mi lasciavano libero. L’idea si formò mentre ero parlamentare, nella 13esima legislatura, durante le discussioni della Commissione Bicamerale sulla riforma costituzionale, ed era ingannevolmente semplice: data la turbolenza della situazione politica e le possibilità di radicali mutamenti istituzionali che questa sembrava aprire, perché non costruire un partito che raccogliesse tutti i progressisti del nostro paese? Domanda: che tipo di partito? Risposta: un partito socialdemocratico, quello che era stato soffocato dal bipartitismo imperfetto del dopoguerra e della Prima Repubblica, dalla Dc e dal Pci più Psi….
Questo contenuto è
riservato agli abbonati
1€ al mese per 3 mesi
Attiva Ora
Disdici quando vuoi
Tutti i contenuti del sito
3,99€/settimana prezzo bloccato
Attiva Ora
Disdici quando vuoi
Tutti i contenuti del sito, il quotidiano e gli allegati in digitale
Go to Source