Piaggio Aerospace, quattro in finale per aggiudicarsi il gruppo in amministrazione straordinaria

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Sono quattro i finalisti nella gara per rilevare dall’amministrazione straordinaria Piaggio Aerospace. Cinque erano state le manifestazioni d’interesse selezionate a fine febbraio dal commissario Vincenzo Nicastro e ammesse alla presentazione delle offerte non vincolanti entro il 5 marzo. La scelta del commissario aveva premiato la volontà di mantenere unito il gruppo, ribadita appunto da cinque soggetti. Nulla da fare, quindi, per Leonardo, che aveva manifestato il suo interesse per la sola parte di manutenzione dei motori. Il passaggio successivo, cioè l’invito alla presentazione delle offerte non vincolanti è stato raccolto da quattro soggetti che ora proseguiranno nel loro percorso e andranno al vaglio della struttura commissariale. Spetterà a questa indicare il soggetto con cui si andrà a trattare in esclusiva la cessione di Piaggio AeroIndustries e Piaggio Aviation, le due società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace.
L’analisi sulle offerte del commissario Nicastro, affiancato da un team di tecnici, verrà poi inviata al ministero per lo Sviluppo Economico e sarà l’ultimo passaggio prima di avviare il negoziato con chi avrà presentato il progetto ritenuto migliore. Una valutazione che non terrà solo conto dell’offerta economica, ma anche del piano industriale e delle garanzie occupazionali con il rispetto della clausola sociale (mantenimento di tutta l’occupazione, così come chiesto dai sindacati). Non si dovrebbe comunque andare troppo in là, un mese al massimo, per arrivare poi alla scelta dell’offerta irrevocabile e vincolante.
«La rosa di proposte di acquisto che abbiamo ricevuto è ampia — commenta Nicastro — Ora inizia la fase più delicata, che spero porti a individuare la soluzione ottimale nell’interesse non soltanto di Piaggio Aerospace e di chi vi lavora, ma anche di quanti vantano crediti nei confronti della società».
Il gruppo ha al momento un portafoglio ordini sostanzioso, oltre 600 milioni di euro di commesse pubbliche e sta per completare nuovi accordi con clienti privati. L’interesse quindi è notevole. Non a caso, chi ha bussato alla porta del commissario lo ha fatto non solo partendo dall’Italia e dall’Europa, ma anche da altre continenti (America e Asia). Massimo riserbo sui nomi dei soggetti in gara, anche se pare confermata un’offerta italiana, frutto dell’alleanza fra la Phase e il fondo svedese Summa Equity.

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