Plácido Domingo, nuove accuse di molestie sessuali. La cantante lirica: “Non l’ho denunciato: è intoccabile”

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Una cantante lirica spagnola, rimasta anonima, ha accusato nel programma tv Salvados il tenore Plácido Domingo di presunte molestie risalenti agli anni 2000. È la prima volta che una donna spagnola si unisce alle denunce già emerse in altri Paesi.

In un’indagine del 2019, più di tre dozzine di cantanti, ballerini, musicisti, insegnanti di canto e personale del backstage negli Usa hanno affermato di aver assistito o subito comportamenti inappropriati per oltre tre decenni da parte di Domingo. Da parte sua, l’83enne artista, non ha ammesso alcun addebito.

“Non salire in ascensore con Domingo”

La donna, che nel servizio appare di spalle e con la voce distorta, ha partecipato al programma dedicato al caso. “Una delle prime cose che ti dicono è di non salire in ascensore da sola con Plácido Domingo”, ha detto nell’intervista sul canale televisivo La Sexta.

Le molestie

“La prima volta che mi sono sentita a disagio è stato durante le prove – ha raccontato l’artista – Lui mi ha detto davanti a tutti: ‘Senti, posso mettere la mano in una di queste tue belle tasche?’ Indossavo pantaloni con una tasca posteriore ricamata”, ha ricordato. “Avevo mal di stomaco perché pensavo cosa posso dire a (Domingo ndr) per andare avanti normalmente. Se gli dico di no, ci saranno delle conseguenze e se dico di sì, non voglio nemmeno pensarci”.

L’artista ha raccontato che, in un’altra occasione, Domingo l’ha baciata sulla bocca nel bel mezzo di un’esibizione sul palco in Spagna, contro la sua volontà, quando le luci si erano spente durante una performance.

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“Lui è intoccabile”

La cantante ha detto di non aver denunciato il tenore ai suoi capi o alle autorità. “Lui è Domingo. È intoccabile. Non dovrebbe esserlo, ma io sono nell’ombra” ha spiegato l’artista spagnola durante il programma televisivo, che sostiene di aver corroborato la sua versione con altre fonti. “Vorrei che nei teatri ci fosse una figura che tenesse d’occhio le cose e che i cantanti potessero chiedere aiuto. Queste cose a volte accadono in piena vista”, ha aggiunto la donna.

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La prima accusatrice

La testimonianza è stata preceduta da un’intervista al mezzosoprano americano Patricia Wulf, la prima interprete ad accusare il tenore. “Era un segreto noto”, ha detto di situazioni come quella in cui Domingo, che lei definisce “un dio” nel mondo dell’opera, appariva nel suo camerino sapendo che si stava vestendo, le faceva avances o la chiamava in orari sconvenienti e parlava di suo marito come di un suo “rivale”.

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L’accordo per non pubblicare il rapporto

All’indagine dell’Associated Press si sono aggiunte quella dell’Opera di Los Angeles, dove Domingo era direttore d’orchestra e quella dell’American guild of musical artists (Agma). L’ex vicepresidente di Agma, il baritono Samuel Schulz, ha raccontato in tv di un presunto accordo da mezzo milione di dollari tra il cantante e il sindacato per non pubblicare un’indagine su 27 donne che, nell’arco di 20 anni, sarebbero state oggetto di comportamenti inappropriati. Schulz ha deciso di far trapelare il rapporto alla stampa, motivo per cui, ha detto, non ricopre più una posizione di rilievo nel sindacato e non riceve più chiamate per esibirsi.

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“Il prezzo da pagare”

È stata intervistata anche la soprano uruguaiana Luz del Alba Rubio, che ha denunciato di essere stata molestata da lui in alcune situazioni e ha confessato di aver pensato che fosse “il prezzo da pagare”. Tuttavia, ha dichiarato che è arrivato un momento in cui non ce l’ha fatta più. “Non posso dare un bacio se non me la sento, il mio canto, la mia preparazione non sono sufficienti, devo fare questo per valere?” Un rifiuto che Plácido Domingo non prese bene: “Era molto arrabbiato, mi ha detto che avrei potuto fare una bella carriera”.

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Le scuse di Domingo

Dopo l’indagine, Domingo in una dichiarazione disse di essere “veramente dispiaciuto per il dolore che aveva causato”. E di accettare “la piena responsabilità delle mie azioni”. Nella nota inviata all’agenzia di stampa spagnola Europa Press, il tenore mostrava il suo rispetto per le colleghe che avevano denunciato i fatti. “Capisco ora che alcune di quelle donne – aggiungeva – potessero avere paura di parlare sinceramente perché si preoccupavano per le loro carriere”.

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Le conseguenze

I risultati dell’inchiesta portarono la Spagna a cancellare le esibizioni programmate del tenore nei teatri finanziati con fondi pubblici. Anche le istituzioni statunitensi, tra cui la Metropolitan Opera di New York e la San Francisco Opera, annullarono gli impegni programmati. Domingo si anche dimesso da direttore generale dell’Opera di Los Angeles. Nessun procedimento penale è stato intentato contro di lui.

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La replica di Domingo

In un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo nel gennaio 2022, Domingo ha negato di aver molestato qualcuno e ha affermato di sentirsi condannato dal tribunale dell’opinione pubblica. L’indagine dell’Agma è stata parziale, ha detto, e conteneva pochi fatti concreti.

Domingo è tornato in Spagna per esibirsi in un concerto di beneficenza a giugno, dopo un’assenza di quasi un anno e mezzo, e si è esibito anche in altri Paesi.

Placido Domingo all’Arena di Verona. La protesta dell’orchestra: “Una serata umiliante”

Il caso Verona

Lo scorso agosto le associazioni femministe di Verona si sono lamentate per la scelta di far esibire nell’Arena Plácido Domingo. In una lettera aperta al neo-sindaco della città, Damiano Tommasi, in qualità di presidente dell’ente lirico, le associazioni guidate da “Non una di meno” hanno espresso “stupore e costernazione”.

“Domingo – scrivevano nella nota – è già stato messo sotto accusa per molestie sessuali nel 2019 e nel 2020 si è dimesso dalla carica di direttore dell’Opera di Los Angeles, dichiarandosi pentito e chiedendo scusa alle vittime, salvo poi ritrattare tutto poco dopo. Ora è sottoposto ad altre gravi accuse: sarebbe membro di una setta che riduce le donne a schiave sessuali, sotto l’influenza di un sedicente guru e maestro di yoga: le indagini sono in corso in Argentina”.

La protesta dell’orchestra

Alla lettera si è poi aggiunta la nota durissima del Sindacato lavoratori della comunicazione che, insieme ai maestri dell’orchestra, lo hanno contestato dopo due esibizioni all’Arena di Verona con “la protesta dell’orchestra che, consapevole della mediocrità dello spettacolo appena terminato, ha rifiutato di alzarsi in piedi al consueto segno del direttore che li invitava a prendere gli applausi”.

La richiesta: annullare il “Gala Domingo 2023”

Insomma, “professori d’orchestra e artisti del coro non hanno dubbi: quella del 26 è stata una delle serate più umilianti per tutto il settore artistico”. Quindi, il Slc concludeva: “A nostro parere, merita di più anche il pubblico. Auspichiamo che la direzione artistica ripensi all’organizzazione del Gala Domingo 2023. A nostro avviso sarebbe opportuno annullarlo (anche alla luce degli scandali degli ultimi anni), ma se pretendere questo è troppo, pensare di organizzarlo come tributo a Domingo, senza che egli ne sia principale protagonista, è una richiesta da prendere in seria considerazione”.

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