Poliziotto muore travolto sull’A23 mentre faceva i rilievi di un incidente. Tra due anni sarebbe andato in pensione

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Nelle prime ore di oggi, intorno alle 6,40, un poliziotto è morto sulla A23 dopo essere stato investito da un’auto mentre stava facendo i rilievi a seguito di un incidente stradale. L’uomo, l’assistente capo Maurizio Tuscano di 58 anni, ha perso la vita nel tratto autostradale Udine nord e Gemona. Tuscano era nato in provincia di Udine e lascia una moglie e un figlio.

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, esprime “commossa e sentita vicinanza alla famiglia dell’assistente Capo Coordinatore Maurizio Tuscano deceduto questa mattina durante l’espletamento del servizio a Udine”.

La titolare del Viminale  è “vicina alla Polizia di Stato e rinnova il ringraziamento alle donne e agli uomini di tutte le forze di polizia per l’impegno straordinario e la professionalità messi in campo quotidianamente a tutela della sicurezza dell’intera collettività”.

Il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini e le donne e  gli uomini della Polizia di Stato si stringono intorno alla famiglia dell’Assistente Capo Coordinatore Tuscano Maurizio in servizio alla Sottosezione Autostradale Amaro, deceduto questa mattina durante il servizio. Lo riporta una nota.

Un’ecatombe

“L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe”. Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato.

In pensione tra due anni

“Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di polizia”.

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