LONDRA – Aveva solo un’arma, il Tottenham di Antonio Conte, per far deragliare l’incontrastata corsa dello schiacciasassi Manchester City. Ovvero, Harry Kane, lì davanti a tutti, a “compasso”, a squarciare l’altissima difesa dei boys di Guardiola, grazie al suo baricentro di classe, forza e filtranti lunghi 50 metri.
Un’arma letale, perché proprio da Kane nascono i tre gol che hanno fatto clamorosamente trionfare gli Spurs all’Etihad, nel tempio dei citizens, che qui non perdevano dal 30 ottobre scorso (contro il Crystal Palace) e che da allora in casa ne avevano vinte 10 su 10 (e 14 nelle ultime 15 partite complessive, oltre a un pareggio).
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