Prima dei cortei il Public Forum: “Lavoro, ecologia, salute: le nostre sfide pericolose”

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Siamo a Punta Vagno, di fronte al murales realizzato alla vigilia del G8. Qui si svolse il Public Forum: prima dell’arrivo dei leader politici, attivisti e intellettuali di tutto il mondo si incontrarono per una settimana per dibattere di cancellazione del debito dei paesi poveri, lavoro precario, privatizzazione della salute e dei beni pubblici. Quei temi sono ancora attuali? Tra i partecipanti, Deborah Lucchetti, che nel 2001 faceva parte della Rete Lilliput e oggi è presidente di Fair, cooperativa sociale nata per promuovere economie solidali: “Quella ricchezza di riflessioni non fu adeguatamente riportata dai media e, in generale, si preferì puntare il dito e lo sguardo sulla parte repressiva delle mobilitazioni anziché approfondire il cambio di paradigma che in tanti – dai centri sociali al mondo cattolico – chiedevamo. Uno degli elementi rivoluzionari di quel forum stava nell’unire argomenti complessi, difficilmente digeribili dalle persone comuni, con l’impatto che questi avevano (e hanno) sulla vita di tutti i giorni: capivamo che tematiche globali avevano un impatto locale, e questa era la formula più interessante e ritenuta più pericolosa da chi voleva mettere a tacere queste riflessioni”.

Intervista di Alberto Puppo

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