Primo test per il vaccino italiano a Dna di Takis: ecco come funziona

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All’Ospedale San Gerardo di Monza si è tenuta la prima somministrazione sull’uomo del nuovo vaccino a Dna contro il Covid-19 ideato da Takis e sviluppato in collaborazione con Rottapharm Biotech.

La prima dose di ‘E-vax’ è stata somministrata ad un ragazzo monzese di 21 anni che si è detto “emozionato e fiero” di aver preso parte ad un progetto di tale portata.

“È la prima somministrazione in Europa di un vaccino anti-covid a Dna – ha spiegato la direttrice del Centro Fase 1 dell’Ospedale San Gerardo di Monza, Marina Cazzaniga -, le dosi vengono somministrate con l’elettroporazione attraverso una pistola con quattro elettrodi. Questa modalità permette al Dna di penetrare più rapidamente”.

“L’emozione più grande è stata ricevere più di 1200 candidature da parte di persone che si sono offerte volontarie per effettuare il test – prosegue la dottoressa  Cazzaniga -, sicuramente questo, per il nostro Paese, è un punto epocale e di svolta per la ricerca”.

“Le sperimentazioni si concluderanno ad ottobre 2021, e il prezzo si aggirerà attorno a quello di un vaccino antinfluenzale” hanno spiegato gli sviluppatori del farmaco. “Il nostro vaccino a Dna sarà modificabile rapidamente e pensiamo possa essere efficace anche con le nuove varianti di Covid”.

di Edoardo Bianchi

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