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Prostituzione minorile e pedopornografia, il giornalista Renato Crotti condannato a cinque anni e mezzo

E’ stato condannato in tribunale a Brescia a 5 anni e 6 mesi di reclusione Renato Crotti, 56 anni, giornalista prima e dirigente poi. Accusato di prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico, è stato processato con rito abbreviato e quindi con sconto di un terzo della pena.

Conosciuto a Cremona e provincia, Crotti è stato direttore di Radio Antenna 5, emittente della diocesi di Crema, portavoce e addetto stampa dell’Amministrazione provinciale, infine dipendente di Finarvedi, da dove è stato allontanato nell’estate del 2020 dopo l’indagine sulla distrazione di quasi 300mila euro donati dai cremonesi all’associazione Uniti per la provincia di Cremona, la onlus fondata per raccogliere fondi in favore di ospedali e istituzioni in piena emergenza Covid.

Le donazioni per l’emergenza Covid, finite in conti privati: indagine a Cremona, coinvolto un religioso

Ed è proprio indagando sul denaro sottratto al conto di Uniti che, fra intercettazioni e testimonianze, la Guardia di Finanza di Cremona ha prima scoperto e poi approfondito il filone sulla prostituzione minorile. Scoperchiando un sottobosco di incontri particolari, con adolescenti disposti per 5 euro a farsi video o foto poi inviati a Crotti via WhatsApp oppure anche disposti ad incontrarlo, sempre per soldi. Crotti si era creato un falso profilo su Facebook con il nome di Federica Banardi, e frequentava siti on line di incontri



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