Quanto costa Brigitte Macron ai contribuenti? Più dell’anno scorso ma sempre meno di Carla Bruni

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PARIGI – Quanto costa ai contribuenti la première dame di Francia? Brigitte Macron rappresenta solo lo 0,28% delle spese dell’Eliseo secondo un rapporto della Corte dei Conti: in totale 315mila euro nel 2022, in gran parte per gli stipendi dei suoi consiglieri. La moglie del capo dello Stato non ha un vero e proprio statuto nel sistema francese, ma Brigitte ha un ufficio nell’ala Madame del palazzo presidenziale, con uno staff che si occupa dei suoi spostamenti, spesso in compagnia del marito, o anche da sola come quando va nelle scuole o negli ospedali, i due settori dei quali si occupa di più.

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L’anno scorso, ha registrato la Corte dei Conti, Brigitte ha fatto quattordici trasferte con il marito e sedici invece da sola. La première dame deve gestire anche una fitta corrispondenza: l’anno scorso ha ricevuto 11mila lettere. Tra i costi che non sono inclusi nel rapporto c’è il guardaroba: le mise di Brigitte sono prestate da stilisti francesi, con una predilezione per Louis Vuitton, maison del gruppo Lvmh. Rispetto all’anno precedente, le spese della moglie del capo dello Stato sono in aumento: nel 2021 ammontavano a 292mila euro. Una tendenza, spiegano all’Eliseo, dovuta ai viaggi più numerosi.

Altre première dame erano risultate più costose. Nel 2012, quando c’era Carla Bruni a fianco dell’allora presidente Nicolas Sarkozy, il costo dell’équipe era salito fino a 720mila euro all’anno. In un paese che non ha mai avuto particolare simpatia per le first ladies, Emmanuel Macron aveva deciso nel 2017, non appena eletto all’Eliseo, di comunicare una serie di missioni ufficiali affidate alla moglie attraverso una «carta di trasparenza» pubblicata sul sito dell’Eliseo: rappresentare la Francia a fianco del capo di Stato in occasione di vertici e riunioni internazionali, rispondere alle richieste dei cittadini francesi che desiderano incontrarla, supervisionare i ricevimenti ufficiali all’Eliseo e sostenere opere caritatevoli, culturali o sociali che contribuiscono alla reputazione internazionale della Francia. E’ anche in base a questa «carta» pubblicata che è stato instaurato il periodico controllo della Corte dei Conti mentre prima il controllo era affidato a regolari interrogazioni parlamentari dell’opposizione.

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Brigitte Macron, che ha compiuto settant’anni nell’aprile scorso, fa attenzione a non avere un ruolo politico in prima linea, anche se le è già capitato di commentare l’attualità e di difendere il marito come durante le proteste contro la riforma delle pensioni. Nel maggio scorso, uno dei nipotini della première dame era stato aggredito da alcuni manifestanti ad Amiens, città dove è nato anche Macron.

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