“Ho seguito in presa diretta tutta questa vicenda ed ho visto in primis come Elisabetta Belloni, da grande servitrice dello Stato, abbia vissuto con molto fastidio e preoccupazione tutta una serie di veicolazioni, incontri che ci dovevano essere quando lei addirittura nemmeno stava a Roma”. È il sottosegretario con delega all’Intelligence, Franco Gabrielli, a raccontare coma la direttrice del Dis (servizi segreti) qualche settimana fa abbia vissuto la sua candidatura – poi saltata – al Quirinale.
Quirinale 2022, l’imbarazzo di Belloni finita nel tritacarne della politica
Quando qualcuno ha parlato di dimissioni di Belloni, ha spiegato Gabrielli intervenuto al programma ‘Porta a Porta’ su Rai 1, “io mi sono affrettato a dire, per intima convinzione, che lei godeva della mia fiducia e di quella del presidente del Consiglio Mario Draghi. Lei è stata una vittima di questa vicenda ed ora bisogna imparare dagli errori, commessi a volte in buona fede e con le migliori intenzioni: alcuni soggetti ed alcune istituzioni devono essere messe al riparo. O hai la certezza che venga eletta oppure si arrecano danni alla persona ed alle istituzioni che bisogna salvaguardare”.
Nei sei giorni di votazione del presidente della Repubblica, i nomi proposti sono stati diversi. Tra questi è finito anche quello della direttrice del Dis, scelta e nominata da Draghi a maggio scorso. Subito era arrivato il no di Italia viva. “Belloni è una personalità di straordinario valore, ma non può fare il Presidente della Repubblica se è capo dei servizi segreti in carica”, aveva commentato Matteo Renzi in quei giorni.
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