Sempre più spesso ad eventi insieme. Soprattutto alle presentazioni dei libri, come è avvenuto anche questa mattina. “Ormai siamo i Sandra e Raimondo della politica italiana..”, ha detto scherzando Giorgia Meloni parlando di Enrico Letta. E c’è di più. Oltre alla battuta, la leader di Fratelli d’Italia ha parlato proprio del rapporto con il segretario del Pd. “Siamo persone distanti che si confrontano, questo è normale. Letta oggi è segretario del primo partito e Fratelli d’Italia è il secondo nel Paese, poi dipende dai sondaggi. Sicuramente siamo i segretari dei due principali partiti italiani. Siamo due avversari convinti, e spero leali”, ha detto alla presentazione del libro ‘Pedagogia e politica. Costruire comunità pensanti’ a cura di Luciano Violante, Pietrangelo Buttafuoco ed Emiliana Mannese. Si è intromesso Matteo Renzi: “Siete come Sandra e Raimondo…Loro facevano più ridere. Meloni vuole un patriota? Alllora perché non ha votato Mattarella l’altra volta?”, ha detto a L’Aria che tira.
La corsa al Quirinale anima il dibattito nei partiti. Enrico Letta ha proposto una riunione congiunta dei gruppi parlamentari e della Direzione Pd il 13 gennaio prossimo per impostare il percorso di elezione del nuovo capo dello Stato. Per giovedì, invece, è convocato il vertice di centrodestra a Villa Grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi. Che a quanto dire da Giorgia Meloni, non si sarebbe risentito del suo incontro con Letizia Moratti. “L’ho sentito. Queste ricostruzioni sono un po’ forzate. Si costruiscono dei film. Mi ha divertito questa notizia. Mi ha anche divertito questa notizia, ieri, non mi pare che nessuno si sia risentito perché è normale che il presidente di FdI parli con l’assessore regionale di una dl giunta di centrodestra, su un tema fondamentale come la sanità”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia. Secondo la sua versione ufficiale, infatti, durante l’incontro con Letizia Moratti avrebbero parlato della riforma sanitaria lombarda.
Quirinale, la mossa di Meloni su Moratti scatena la rabbia di Berlusconi
E anche Letizia Moratti prova a spegnere ogni tipo di polemica: “Io credo che per il centrodestra l’unico candidato è il presidente Berlusconi”, io “mi occupo di sanità”, ha precisato a margine della conferenza stampa di fine anno confermando la versione della leader di Fdi. “Con Meloni abbiamo parlato di sanità e di Lombardia. Io mi occupo di sanità in Regione, è un impegno significativo al quale tengo molto e al quale sto dedicando tutta me stessa. Ho normalmente degli incontri con diversi leader della maggioranza e dell’opposizione per parlare di sanità e della Lombardia”.
Giovedì durante il vertice di coalizione, la partita quirinalizia potrebbe essere affrontata. Anche se Matteo Salvini continua a ripetere: “Non parlo di Quirinale perché ce ne occuperemo a gennaio. Come centrodestra, ci troveremo giovedì, non solo i principali partiti ma tutti, per parlare di taglio di tasse, di fondi europei. Del Quirinale parleremo a gennaio perché parlarne adesso serve a poco o niente”, ha detto il segretario della Lega al termine della riunione con i suoi ministri a Roma.
Condivide il metodo indicato della Lega, Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera. Ossia “coordinare un lavoro comune di tutte le forze politiche. Ovviamente, non significa che la Lega dà le carte ma significa che tutti – con pari dignità – devono scegliere l’arbitro dei prossimi sette anni”, ha spiegato in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea che “se Renzi dialoga con Salvini si grida allo scandalo, se Letta e Meloni fanno un incontro al mese va tutto bene. Ma la verità è che il metodo è quello di trovare la maggioranza più ampia”. “Dei nomi – ha precisato Boschi – non parlo. Siamo al lavoro per una candidatura che ottenga il consenso più ampio. Sette anni fa, dopo il bis difficile e generoso di Giorgio Napolitano, scegliendo Mattarella facemmo un capolavoro di tattica parlamentare e di visione politica. Proveremo un’operazione simile”, ricordando che “i veri giochi cominceranno il 10 gennaio”.
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