Quirinale, Verdi e Sinistra italiana: “No a Berlusconi presidente. Ora un campo largo col Pd”

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In attesa dei vertici, in settimana, del Pd e poi del centrodestra, sui possibili nomi per il Quirinale, a tracciare un profilo del candidato ideale per la nomina a prossimo presidente della Repubblica sono i Verdi e Sinistra italiana. I due partiti hanno siglato un patto di consultazione  “per individuare le caratteristiche per un profilo di alta moralità e di garanzia del buon funzionamento delle istituzioni democratiche del Paese”. Un’iniziativa nata dalla necessità, dicono gli esponenti dei due partiti, per frenare le aspirazioni del leader di Forza italia e porre un veto alla sua auto-candidatura. “Siamo molto preoccupati che questi requisiti non ci siano, se il candidato del centrodestra, Silvio Berlusconi, raggiungesse quella carica. Ecco perchè diciamo un no forte e convinto al Cavaliere come Capo dello Stato”, chiarisce Eleonora Evi, coportavoce nazionale di Europa Verde nel corso di una conferenza stampa convocata oggi alla Camera con Angelo Bonelli e con il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

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Per Fratoianni proprio in vista dell’elezione del prossimo Presidente è necessario aprire un campo largo con il Pd. “Non credo che ci sia un centrosinistra senza Verdi e Sinistra italiana – ha chiarito – È utile avviare una discussione, a partire dalla partita del Quirinale, con le forze progressiste, cominciando quindi dal Pd e dal Movimento 5 Stelle, che credo debba stare dentro questo spazio. Le interlocuzioni con questi due partiti sono già iniziate”. Insomma, ha sottolineato il portavoce di Sinistra italiana, “Vogliamo essere parte di questa alleanza, vogliamo costruire una larga alleanza in grado di battere la destra del Paese”.

E il coportavoce di Europa Verde Bonelli, ha confermato: “Ci sentiamo di rappresentare lo spazio verde all’interno del campo largo di cui parla Letta. E’ importante allargare al Pd il patto di consultazione. Apprezziamo la posizione del segretario del Pd sul no al nucleare, una scelta importante che aiuta a costruire una prospettiva per il dopo”.

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Infine, Fratoianni ha sottolineato: “Siamo due forze all’opposizione di un governo che ha un profilo conservatore, il cui ministero della Transizione ecologica si è trasformato in un ministero della Transazione, con il Ponte sullo stretto e il nucleare”. E parlando del mondo dell’istruzione ha aggiunto: “Siamo sempre stati per le scuola in presenza. Diciamo al governo della conservazione che non si può scaricare sulla scuola le responsabilità di chi non è stato in grado di intervenire per mettere in sicurezza il rientro: mascherine, aeratori, riduzione degli alunni per classe, tracciamento. Su tutto questo è il caos”.

Per Bonelli e Evi è dunque necessario “dialogare con Sinistra italiana per costruire un argine democratico dentro le istituzioni e fuori, perché il governo vuol realizzare sogni di berlusconiana memoria. Questa non è per noi un’idea del Paese che mette al centro la giustizia climatica e sociale”.

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