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Rai, Fuortes: “Le nomine dei direttori dei tg? Ne ho parlato con i rappresentanti dei partiti”

“Ho avuto, tra le molte interlocuzioni, anche interlocuzioni con rappresentanti dei partiti politici, ma ribadisco l’autonomia e l’indipendenza nel processo di formazione delle proposte di nomina”. A poche settimane dalla scelta dei nomi dei nuovi direttori dei telegiornali della tv pubblica, Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, ha risposto così durante la sua audizione in commissione di Vigilanza rispetto alle numerose domande sui criteri adottati nelle recenti nomine alle testate e sui contatti con la politica e con Palazzo Chigi.

Una risposta che in realtà contrasta con quanto dichiarato da Fuortes stesso in un’intervista a Repubblica dello scorso 28 ottobre aveva dichiarato: “La politica non sta bussando e devo dire che sta andando tutto come dovrebbe. Non vedo problemi”. E aveva aggiunto: “Credo che questo nuovo modello potrebbe servire ad allontanare i partiti che qualche volta, in passato, hanno mostrato una certa invadenza”.

Rai, il piano di Fuortes: “Il nuovo modello allontanerà i partiti dalla tv ma già oggi i politici non chiamano più”

Oggi, però, durante il seguito dell’audizione nella commissione di Vigilanza, Fuortes ha dichiarato che con i partiti c’è stata “interlocuzione” ribadendo però totale autonomia nella scelta. “Il processo di formazione delle proposte sta all’autonomia e indipendenza dell’ad – ha spiegato – Non è specificato nella legge il metodo: se lo fosse stato, lo avrei rispettato alla lettera”. Quindi ha ribadito: “Da tutti i punti di vista sono soddisfatto del risultato ottenuto. L’ad cerca di operare nell’interesse dell’azienda. La legge non l’ho fatta io. Devo rispettare questo sistema”.

Nel corso dell’audizione Fuortes e la presidente del consiglio di amminstrazione della Rai, Marinella Soldi, hanno lanciato l’allarme sui conti della televisione pubblica, motivo per cui la mannaia della spending review si abbatterà sui telegiornali regionali.

L’allarme dei vertici Rai: “Senza soldi per innovare”. Taglio ai Tg regionali

“Le edizioni notturne dei TgR saranno cancellate dal 9 gennaio per motivi assolutamente editoriali”, ha detto l’amministratore delegato della Rai. “Tutti – ha proseguito – conosciamo l’importanza dei tg regionali, che sono amati dal pubblico, tranne che in questa edizione il cui share crolla: passiamo dal 14% di Buongiorno Italia al 15% di Buongiorno Regione, al 18% dell’edizione delle 14, al 15% di quella delle 19, poi la TgR delle 24 precipita al 5%. A quell’ora – ha concluso Fuortes – l’emissione informativa non diminuisce di un minuto, perché va in onda Linea notte”.



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