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Raidue rete olimpica. Discovery offre tremila ore di diretta e trenta finestre

Le insolite Olimpiadi avranno anche la copertura tv più insolita di sempre. In sintesi, una Rai impegnata su Raidue, canale Olimpico, con l’essenziale della programmazione. Ma poi soprattutto una Discovery che via piattaforma streaming (Discovery+, con i canali Eurosport), che significa soprattutto i televisori smart connessi a Internet, offre il 100 per cento delle gare: calcolate tremila ore di trasmissione in due settimane, trenta finestre (dette feed) ognuna con una gara dentro e tra le quali scegliere la preferita. Si parte venerdì alle 13 con la Cerimonia d’apertura, il fuso orario stranissimo del Giappone farà il resto, gare soprattutto tra mattina presto e primo pomeriggio, la notte — ossia la mattina di Tokyo — è per i fanatici veri con batterie e qualificazioni varie. Raidue appaltata ai Giochi, meglio il canale 502 per l’alta definizione, assai meglio il decoder TvSat per le gare in altissima definizione, nel senso del 4K. Un tipo di visione che verrà fornito anche dalla concorrenza.

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Rai

L’offerta di Discovery è talmente ridondante che gli ex esclusivisti dei Giochi — tradizione mantenuta per decenni — possono quasi avere un vantaggio nell’offrire, via RaiSport, l’essenziale e gli italiani che contano. Fanno duecento ore di gare, gli altri, appunto, tremila. Come in passato, il canale olimpico è Raidue, dirette, rubriche, varie edizioni del Tg Olimpico per fare il punto. Alla sera rubrica fissa affidata ad Alessandra De Stefano, titolo quasi esoterico (Il Circolo degli Anelli) Sara Simeoni e Yuri Chechi ospiti fissi a rivedere e commentare mentre a Tokyo si dorme, o si testano altrimenti i letti del Villaggio. Come detto, tarda mattinata e primo pomeriggio (la sera di Tokyo) per le medaglie più importanti. Sarà un’impressione, ma potrebbe imporsi anche l’agilità della radio, tutta Radiouno consacrata a Olimpia, copertura totale e agilità nel saltare da un punto all’altro. Mancanza vera, quella di RaiPlay, proibita in quanto ogni diritto streaming appartiene a Discovery: e nemmeno potrà usare, Rai, più canali in contemporanea (Raitre oltre a Raidue, per dire).

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Discovery +

Riservata a chi vuole tutto e vuole godersi l’avventura olimpica saltando in ogni dove. Servizio in streaming (device vari, Smart-Tv), abbonamento (consigliato quello in attuale offerta: un anno a 29.99 euro, e dentro ci sono anche i Giochi invernali di febbraio più tutto l’intrattenimento, doc, reality etc). Sui due canali Eurosport (ma non quelli visibili su Sky, mentre via Dazn e TimVision nessun problema) la programmazione principale e poi le trenta finestre (feed) aperte su tutte le gare in corso. Esperti, telecronisti, ex olimpici — Margherita Granbassi, per esempio, o Andrea Meneghin, Francesco Panetta ecc. — aprendo la schermata si vede una finestra principale con la gara più importante del momento e poi si può decidere di spostarsi per l’intero Giappone. Complicato? Forse, ma è la modernità e possiamo farci poco: in ogni caso, finché non si entra dentro l’Olimpiade vera e ognuno troverà, o almeno cercherà, il suo modo preferito di fruizione, meglio non fare pronostici azzardati e tentare di essere fiduciosi.



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