Razzie, gli anti Oscar. Tom Hanks nominato peggior attore per ‘Elvis’. Il più nominato è ‘Blonde’ su Marilyn

Pubblicità
Pubblicità

Prima che si accendano i riflettori sulla 95/a cerimonia degli Oscar per premiare l’eccellenza del cinema a livello mondiale, anche il peggio avrà il suo momento di gloria. L’11 marzo, infatti, alla vigilia degli Oscar, saranno premiati i vincitori dei Razzie Awards, i riconoscimenti assegnati agli attori, sceneggiatori, registi, film e alle canzoni peggiori della stagione cinematografica precedente.
Intanto sono state annunciate le candidature, come da tradizione nel giorno precedente le nomination per gli Oscar. Blonde, il film tratto dall’omonimo romanzo del 1999 di Joyce Carol Oates, che racconta con libertà parti della vita di Marilyn Monroe, interpretata da Ana de Armas, è in testa con otto candidature, tra cui il peggior film. Secondo le motivazioni, “Blonde esplora come si continui a sfruttare la figura di Marilyn Monroe anche dopo la morte”.

‘Elvis’, a Cannes e in sala il 22 giugno il biopic di Baz Luhrmann

Tra gli attori anche Tom Hanks per le sue interpretazioni di Geppetto nel Pinocchio Disney di Zemeckis e del colonnello Tom Parker, storico agente di Elvis nel biopic di Baz Luhrmann. I Razzie Awards, originariamente Golden Raspberry Awards (letteralmente Premi lampone d’oro), quest’anno giunti alla 43/a edizione, furono un’idea del giornalista statunitense John J. B. Wilson. Sono una parodia dei Premi Oscar. L’ironico premio consegnato dalla Raspberry Foundation consiste in un lampone appoggiato su un nastro Super 8 dipinto in oro, dal valore di 4,97 dollari. È stato scelto il lampone perché, secondo la tradizione anglosassone, il frutto viene solitamente lanciato verso il palco da parte di un pubblico scontento, analogamente a ciò che in altre tradizioni si fa con pomodori e uova.

L’anno scorso, i Razzie hanno creato una categoria chiamata “la peggiore interpretazione di Bruce Willis in un film del 2021″, ma l’organizzazione dei premi satirici ha revocato il premio lo scorso marzo dopo che la famiglia di Willis ha rivelato che l’attore di Die Hard stava lottando con l’afasia, un disturbo del linguaggio causato da danno cerebrale che colpisce la capacità di una persona di comunicare.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *