Record di domande di brevetti Ue dall’Italia. Il Covid segna la ricerca: il settore sanitario domina l’innovazione nel 2020

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MILANO – Record per l’innovazione italiana, nonostante il Covid, nel 2020. Secondo i dati dell’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) l’anno scorso le domande sono cresciute del 2,9% su base annua, raddoppiando il tasso di crescita (+1,5%) del 2019 e arrivando a un totale di 4.600 richieste.

Un dato che risulta ancor più rilevante se si considera che nel complesso le domande di brevetti in Europa sono risultate stagnanti, con una diminuzione dello 0,7% con un complesso di poco sopra le 180 mila. L’Italia si piazza così al decimo posto per domande presentate, in una top ten che vede sul podio gli Stati Uniti (oltre 44 mila domande) seguiti dalla Germania (quasi 26 mila) e quindi dal Giappone (22 mila). I primi della classe mostrano però tutti segni di rallentamento (l’Europa nel suo complesso è scesa dell’1,3%). Invece, come già nel 32019, gli aumenti più forti tra i primi dieci Paesi sono arrivati ??dai richiedenti cinesi (+ 9,9%) e sudcoreani (+ 9,2%). Al contrario, le richieste statunitensi di brevetti, che rappresentano un quarto di tutte le domande all’EPO, sono diminuite del 4,1% nel 2020.

La sanità al centro delle richieste nell’anno del Covid

Secondo i dati aggregati, il farmaceutico (+ 10,2%) e la biotecnologia (+ 6,3%) sono stati protagonisti dei maggiori incrementi di deposito di brevetti. Il Covid, con l’emergenza sanitaria da una parte e lo stop agli spostamenti dall’altra, sembra avere orientato anche l’innovazione: l’Epo ancora non disponde di una rilevazione puntuale sui brevetti legati proprio al coronavirus, ma la tecnologia medica (+2,6% con oltre 14 mila domande) ha costituito il campo che ha visto la maggior parte delle invenzioni nel 2020, rimpiazzando la comunicazione digitale, che rappresentava il settore più attivo nel 2019. In questo settore ci sono la diagnostica, le attrezzature di laboratorio, i dispositivi respiratori, gli apparecchi medici, gli articoli per l’igiene (maschere, guanti) e disinfettanti. Ancora, non sarà un caso se i prodotti farmaceutici sono l’area con la crescita più rapida delle domande di brevetto con un aumento del 10,2% rispetto al 2019 (8 600 domande). Ciò potrebbe includere sviluppi relativi alla lotta alla pandemia, come vaccini e medicinali volti a controllare la malattia. Ancora, le Biotecnologie in crescita del 6,3% che probabilmente riflettono l’urgenza delle analisi – come nel caso delle proteine ??e degli acidi nucleici – che sono un elemento importante nei test Covid-19.

Nel frattempo, i trasporti hanno mostrato il calo maggiore (-5,5%), soprattutto nei sotto-settori nei campi dell’aviazione e aerospaziale (-24,7%) e, in misura minore, automobilistico (-1,6%).

Le aziende che richiedono più brevetti: Samsung, Huawei e Lg

Sempre a Est si costruisce il podio delle aziende più innovative, secondo questa lente dei brevetti. La classifica delle società con maggiore richieste all’EPO riflette la crescita sostenuta delle domande di brevetto dalla Cina e dalla Corea del Sud: Samsung occupa il primo posto, seguito da Huawei e LG.

E i campioni italiani dell’innovazione

“Nonostante l’Italia sia uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, le aziende e gli inventori italiani sono riusciti a depositare un numero record di domande di brevetto nel 2020”, il commento che il presidente dell’EPO, António Campinos, ha affidato a una nota. “Non è un’impresa da poco, ed è una notizia incoraggiante perché sappiamo che sono la ricerca e la scienza che porteranno a un mondo più sostenibile e che l’innovazione è il motore della ripresa economica”.

A livello di settori, i trasporti sono il campo tecnologico numero uno per l’Italia (terzo anno di fila) nonostante il calo del 3,1% a 370 domande di brevetto depositate presso EPO, in calo del 3,1%. Un dato comunque in tenuta migliore rispetto al -5,5% della media del settore nel complesso dei Paesi. Per la tecnologia medica (il settore tecnologico più attivo in assoluto all’EPO), gli inventori italiani hanno depositato il 6% di domande in più di brevetto rispetto al 2019, superando nettamente l’aumento medio del 2,6%. In termini di performance, però, la crescita più forte tra i principali settori tecnici italiani è stata raggiunta nei mobili / giochi (+26,1%) e nei prodotti farmaceutici, che sono cresciuti del 22,4%, più del doppio della crescita media di quel campo all’EPO.

Quanto alle aziende innovatrici, nella classifica EPO con 81 domande, il fornitore di macchine per il tabacco GD è stato il richiedente brevetti più attivo in Italia, seguito dal produttore di cavi Prysmian (57) e Pirelli (47), Chiesi Farmaceutici (38), la società aerospaziale e di sicurezza Leonardo (29), Ansaldo Energie (26), Freni Brembo (24), Istituto Italiano di Tecnologia IIT (22), Telecom Italia (22) e Saipem (21). Ci sono poi “big filer”, cioè grandi produttori di domande di brevetto come CNH Industrial NV o STMicroelectronics NV che non compaiono in questa classifica in quanto non sono registrati in Italia ma nei Paesi Bassi.

Da ultimo, i dati EPO certificano l’importanza della Lombardia che è stata l’undicesima regione all’interno della UE per le domande di brevetto all’EPO, con un aumento del 3%. L’Emilia-Romagna si è classificata al 17 °posto, in crescita del 3,6%. (Grafico: principali regioni dell’UE all’EPO nel 2020). La Lombardia ha mantenuto la sua quota di tutte le domande di brevetto italiane pari quasi al 33,4%, diventando così la regione numero uno in Italia per le domande di brevetto. Seguono Emilia Romagna, con una quota del 16,8% e Veneto (quota del 13%).

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