Recovery Plan, entro fine luglio la legge delega sul fisco. Decreto Semplificazioni a inizio maggio

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MILANO – Si comincia già a delineare la tabella di marcia  per mettere in pratica quanto previsto dal governo nel Recovery Plan. A partire dal fisco, con l’esecutivo che – si legge nel testo inviato al Parlamento  – si impegna a presentare al Parlamento entro il 31 luglio 2021 una legge di delega da attuarsi per il tramite di uno o più decreti legislativi delegati” per la riforma fiscale.”La riforma fiscale è tra le azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese e in tal senso è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee”, si legge ancora nella bozza.

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La “possibile revisione dell’Irpef” dovrà preservare non solo la “progressività”, ma anche “l’equilibrio dei conti pubblici”, si legge ancora nel testo. Per arrivare al taglio dell’Irpef bisogna “proseguire con determinazione” nel contrasto all’evasione fiscale anche attraverso un potenziamento dell’Agenzia delle entrate, per la quale sono previste “2000” assunzioni aggiuntive.

Tempi ancora più stretti per il decreto semplificazioni, messo in calendario già per il mese prossimo. “Gli interventi di semplificazione più urgenti, a partire da quelli strumentali alla realizzazione dei progetti” del Pnrr “saranno adottati attraverso un decreto legge che sarà approvato dal Consiglio dei ministri entro la prima settimana di maggio e convertito in legge entro metà luglio”, si legge nella bozza del Recovery Plan. Nelle versioni precedenti era indicata l’adozione di decreti legge “dopo la trasmissione del Pnrr”. Gli altri interventi arriveranno con leggi ordinarie, leggi delega e relativi decreti delegati, “da approvare entro il 2021”.

Sul fronte degli impegni in materia ambientale,  la missione “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, stanzia complessivamente 68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. Il Piano prevede “investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, per raggiungere target ambiziosi come il 65 per cento di riciclo dei rifiuti plastici e il 100 per cento di recupero nel settore tessile”. Sul fronte delle “infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite nelle reti per l’acqua potabile del 15 per cento”.

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