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Reggio Emilia, omicidio in officina: arrestato il proprietario

REGGIO EMILIA – E’ stato fatto inginocchiare ed è stato freddato con un colpo alla nuca. Emergono nuovi particolari del delitto atroce consumato all’interno dell’officina Dantestore a Cadelbosco Sopra nel reggiano. Di fatto, un’esecuzione. La vitima, 29 anni, è Salvatore Silipo, è stato ucciso ieri pomeriggio all’interno del Dantestore di via Verga a Cadelbosco Sopra .

A premere il grilletto, verso le 15.15, sarebbe stato il titolare, Dante Sestito, di 70 anni, che nella serata di ieri si trovava in stato di fermo nella caserma dei carabinieri di Guastalla. Nella nottata l’accusato è stato interrogato negli uffici del Nucleo Investigativo dei Carabinieri a Reggio Emilia dal Pm, la dottoressa Giannusa, alla presenza del legale avvalendosi della facoltà di non rispondere. Silipo, meccanico originario di Cutro come il presunto assassino, viveva a Santa Vittoria di Gualtieri. Pochi giorni fa gli era nata una bimba, mentre due anni fa un maschio.

Il giovane aveva lavorato per molto tempo nell’officina di Sestito, gestita da Dante con i figli Antonio e Francesco. In particolare aveva rapporti di amicizia con quest’ultimo. Antonio Sestito ieri era nell’azienda insieme al padre ed è stato anch’egli portato in caserma a Guastalla: l’uomo è imputato nell’inchiesta della procura di Reggio, Billions, su un vasto giro di false fatture, e secondo gli inquirenti avrebbe un ruolo di rilievo in quella vicenda.

Le indagini sono subito state assunte dalla Compagnia di Guastalla e dal Nucleo Investigativo di Reggio Emilia. La titolare dell’inchiesta è il pm Piera Cristina Giannusa. Sul posto è arrivata anche un’automedica e un’ambulanza della Pubblica Assistenza: ma è subito apparso chiaro che per la vittima non c’era nulla da fare e così è stato chiamato il medico legale.

L’omicida è stato bloccato da due carabinieri di una pattuglia della stazione di Castelnovo Sotto in transito nei pressi dell’officina per il cambio di pneumatici e diretti allo stadio per svolgere servizio di ordine pubblico. I militari erano stati messi in allarme dalla presenza in strada di un cugino della vittima. La pistola – un revolver Smith e Wesson calibro 44 magnum, illegalmente detenuta e risultata rubata – è stata sequestrata insieme a 18 colpi di cui uno esploso.



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