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Regionali Calabria, nel centrosinistra spunta la carta Ciconte. Ma l’accordo per ora non c’è

Nel pantano tutto calabro delle trattative per le imminenti regionali, è da lui che sono andati a bussare settori dei dem e della sua sinistra alla ricerca di un nome, una storia e una figura in grado di superare lo stallo in cui sembra precipitato il Pd calabrese dopo il ritiro di Nicola Irto. Dopo mesi di lavoro in solitaria, il giovane consigliere regionale dem – investito dell’onere di guidare il centrosinistra nel febbraio scorso e lasciato da solo a domare le mille anime del Partito democratico e dei suoi cespugli in Calabria – ha detto basta, ritirando pubblicamente la sua candidatura.  

Regionali in Calabria, caos nel Pd dopo la rinuncia di Nicola Irto. Letta: “Confermo la fiducia, decisione in settimana”

E il Pd è precipitato nel caos, mentre i pentastellati si sfregavano le mani per il venir meno di una candidatura che difficilmente – hanno affermato pubblicamente per mesi – avrebbero potuto accettare. O meglio, far accettare ai loro e alla base, che da tempo guarda interessata al polo civico guidato da De Magistris. Diverso sarebbe il discorso e il possibile terreno di intesa – si afferma in ambienti 5s – se a guidare la coalizione ci fosse Enzo Ciconte, uno dei più noti esperti di criminalità organizzata, ex parlamentare Pci e Pds.    

“La proposta informale è arrivata e persino mi lusinga” dice il professore che però sta ben attento a fare fughe in avanti, conscio forse dell’estrema sismicità del Pd calabrese. Valuterà, fa intendere, quando condizioni e assetti saranno più chiari.  

Il leader del pd Enrico Letta riflette sull’ipotesi, e c’è il tacito assenso di diverse aree dem, oltre  all’entusiasmo del mondo composito, capitanato dalle Sardine, a sinistra del Pd. Ma una proposta formale non è ancora arrivata. E Ciconte, che ben conosce il “galateo” politico della Calabria quanto meno per adesso non si sbilancia. Anche perchè ufficialmente il candidato del Pd rimane Nicola Irto – come afferma una nota del Nazareno – e a lui “il segretario Letta ha pubblicamente confermato la fiducia due giorni fa”.

Certo è che una candidatura dell’ex parlamentare e docente antimafia potrebbe scompaginare le carte in tavola, privare di alibi i pentastellati che ancora tentennano fra un’alleanza con i dem e la desistenza con l’area De Magisris e magari terremotare anche gli assetti dalle parti di Si e Leu, attualmente orientati ad un abbraccio con il polo civico dell’ex pm antimafia.   

“Il Pd continua a chiedere a Nicola Irto un ripensamento sulla sua decisione di fare un passo indietro” dice Stefano Graziano, commissario dei dem in regione. Ma il giovane – allo stato ex – candidato governatore non sembra disponibile a passi indietro sulla decisione di rinunciare alla corsa alla presidenza della Regione.  

La disponibilità e l’impegno che dal Nazareno gli sono stati chiesti li ha messi sul piatto, ma il Pd – ha denunciato a mezzo stampa – è stato fin troppo assente nel gestire faide e franchi tiratori all’interno e da partito di governo, nell’assicurare una prospettiva politica alternativa alla Calabria.  

Tutti nodi che toccherà a Francesco Boccia sciogliere. Giovedì e venerdì – ha fatto sapere sarà in Calabria – con l’incarico precipuo di trovare una soluzione al caos nel partito  e definire, una volta per tutte, gli assetti per le prossime regionali. Compito complesso, soprattutto perché – questo è il mandato – da portare a termine entro la fine della settimana.   



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