Renzi: “Bin Salman è mio amico. È il mandante dell’omicidio di Kashoggi? Questo lo dite voi”

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Matteo Renzi torna a parlare dei suoi rapporti con l’Arabia Saudita: “Non c’è alcun conflitto d’interesse. L’unico interesse in conflitto di qualcuno che vorrebbe io smettessi di parlare dell’Italia… L’attività parlamentare è compatibile con quella di uno che va a fare iniziative all’estero, su questi temi è tutto perfettamente in regola e legittimo”. Mohammad Bin Salman? “È un mio amico e che sia il mandante dell’omicidio Kashoggi lo dite voi. L’amministrazione Biden non ha sanzionato Bin Salman”.

Renzi e le polemiche sui suoi viaggi all’estero: “Oggi a Dakar ho visto Tony Blair, mercoledì al Senato parlerò dopo Draghi”

Ancora. “Io non ho preso 80mila dollari per quell’intervista, è un’affermazione falsa”, dice il leader di Italia viva ai cronisti sull’intervista a Bin Salman. Quanto all’affermazione sul Rinascimento arabo, “la ridirei. Sono molto convinto che la questione sul nuovo rinascimento arabo sia un tema molto interessante”.

E le polemiche non si placano. Il M5S attacca Renzi: “Ha causato una crisi di governo in piena crisi pandemica e adesso va in giro per il mondo stringendo relazioni che intrecciano il suo ruolo da senatore a interessi privati: dall’Arabia Saudita all’Africa, troviamo sconcertante che Matteo Renzi continui imperterrito i suoi viaggi di affari. Per questo invochiamo che il Parlamento approvi quanto prima una seria e severa legge in materia di conflitto d’interessi. Non sono più tollerabili atteggiamenti simili da parte della classe istituzionale del Paese – dichiarano i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri – Oggi Renzi si nasconde dietro un dito perché difende il suo rapporto privilegiato con Bin Salman spiegando come il principe saudita non sia stato sanzionato dall’amministrazione Biden. Significa quindi che rifarebbe quella conferenza? Non gli interessa il fatto che bin Salman sarebbe il mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi? E ancora: quando si dimette da membro del board saudita per incompatibilità con carica da senatore italiano?. Non ci bastano le autointerviste: siamo qui per pretendere che Renzi chiarisca la natura dei suoi viaggi, in Arabia come in Africa, che risponda alle domande in nome della trasparenza e che, soprattutto, chieda scusa agli italiani. Su questo non arretreremo, vogliamo fare luce” concludono.

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