Italia viva spinge sul premierato. Matteo Renzi durante una conferenza stampa al Senato ha fatto sapere di aver firmato una proposta di legge costituzionale “che il governo Meloni non ha avuto la forza in nove mesi di fare. Prevede l’introduzione dell’elezione diretta del presidente del Consiglio. Il premier è eletto contestualmente alle elezioni delle Camere e nomina e revoca i ministri. Questa proposta di legge a parole ha il consenso di maggioranza e parte delle opposizioni, ma sono 9 mesi che fanno melina. Oggi la consegniamo. Vogliamo stare ad agosto a discuterla? Noi siamo pronti. È parte integrante del programma del Terzo polo. Su questo ci siamo impegnati con i nostri concittadini”.
Ma Calenda cosa ne pensa? “A Carlo capita di dare risposte su quello che penso io, ma io non mi permetto di dare risposte su quello che pensa lui – commenta Renzi – L’elezione diretta del premier era sul nostro programma, questo lo posso dire”. E sulla volontà di portare la pdl in Aula ad agosto, il leader di Iv lancia una frecciatina al presidente del Senato, che ha un lungo stop estivo per Palazzo Madama: “A La Russa dico riduci d 5 a 4 settimane le ferie, con 4 settimane va bene lo stesso.. “Torniamo prima per lavorare”.
La cena al Twiga dello stato maggiore di Iv
Impossibile, per Renzi, non rispondere alle domande di giornalisti sulla cena al Twiga dello stato maggiore di Italia viva. Lo scorso weekend Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi e Luciano Nobili hanno trascorso la serata nello stabilimento di Forte dei Marmi che la ministra Daniela Santanchè ha aperto con Flavio Briatore prima di cedere le sue quote al compagno Dimitri Kunz. Una cena che ha suscitato l’indignazione di Calenda e Azione. “Non mi interessa dove vanno a cena Bonifazi o Boschi, nè dove va Richetti – risponde piccato Renzi – mi interessa che Bonifazi e Boschi portino avanti in aula le proposte per gli italiani. Questa storia ricorda quello che facevano i grillini prima maniera, parafrasando Pasolini parlerei di grillismo degli antigrillini”.
E sull’atteggiamento di Italia viva, che in Senato ha votato contro la mozione di 5S per le dimissioni di Santanchè, il leader dl partito dice: “Non abbiamo mai immaginato di usare le vicende giudiziarie contro un ministro. Non abbiamo partecipato al voto perché questo modo di fare inaugurato da centrodestra e grillini contro di noi, non ci appartiene. Questo non vuol dire che sosteniamo il governo, se domani si va in Aula io voto sfiducia a Meloni, non siamo politicamente dalla loro parte siamo contro. Ma non saremo mai tra coloro che utilizzano le vicende giudiziarie per attaccare gli avversari: questo sta in Costituzione e si chiama garantismo. Poi spetta a ciascuno valutare sulla propria posizione in base all’opportunità”.
Terzo polo e Europee
Infine, un passaggio sulle prossime elezioni Europee e l’ipotesi di una lista unitaria del Terzo polo. “Io – dice Renzi – sono fermo a quello che ci siamo detti con Azione in una riunione chiusa all’unanimità. Se qualcuno ritiene di dover cambiare idea lo dica. Non mi sentirete mai fare attacchi personali. Se nelle prossime settimane si vorrà fare chiarezza, penso che si dovrà indicare il percorso per le Europee. C’è uno spazio enorme per i riformisti. Se si vuole costruire quello spazio noi ci siamo”.
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