Riesumato il corpo di Saman a Novellara

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BOLOGNA – Sono stati dissotterrati i resti di Saman Abbas, la diciottenne pachistana scomparsa e uccisa a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2021. Il corpo si trovava in un casolare a poco più di mezzo chilometro da dove la ragazza viveva con la sua famiglia. Le operazioni erano iniziate lo scorso 18 novembre. Ora i resti dovranno essere analizzati a Milano.

Per farlo, la Corte d’assise di Reggio Emilia ha incaricato la specialista anatomopatologa Cristina Cattaneo, che si è già occupata di vari casi di cronaca, da Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e l’archeologo forense Dominic Salsarola.

Intanto, nei giorni scorsi, la Procura di Reggio Emilia, su indicazione del procuratore Gaetano Paci, ha aperto un secondo fascicolo sull’omicidio di Saman, uccisa dai suoi stessi familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato. Si tratta di un procedimento, al momento contro ignoti, nel quale confluiranno eventuali elementi a carico di altre persone che potrebbero essere coinvolte nella vicenda.

Per ora le uniche persone che coinvolte dall’inchiesta principale sono i genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (il primo arrestato, la seconda ancora latitante), lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. Lo zio tra l’altro ha collaborato con i magistrati rivelando il luogo nel quale è stato occultato il cadavere e non è escluso che questa stessa “disponibilità” possa portarlo a svelare il nome di qualche altro complice o comunque, di altre persone coinvolte in maniera più o meno diretta nell’omicidio, nell’occultamento del cadavere, o più semplicemente nella fuga iniziale dei cinque indagati.

Durante lo scavo, gli investigatori della scientifica hanno già trovato una cicca di sigaretta e delle bottiglie da cui si tenterà di estrarre il Dna. “Lodo la procura per la sensibilità e la correttezza anche tattica, queste cose denotano una preparazione spiccata”, ha spiegato l’avvocato Riziero Angeletti, parte civile nel processo in rappresentanza dell’Ucoii (Unione della comunità islamiche d’Italia), in merito all’apertura di un secondo fascicolo.

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