Rigopiano, i familiari delle vittime a Palazzo Chigi: “Basta pacche sulle spalle”. Meloni si commuove per la lettera di una bambina

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Giorgia Meloni si “è commossa” ricevendo la lettera di una ragazzina di 11 anni, che nella tragedia di Rigopiano ha perso la mamma. Lo ha raccontato Giampaolo Matrone, tra i sopravvissuti alla valanga che nel 2017 travolse l’Hotel di Farindola, dopo aver consegnato alla premier “la lettera scritta da mia figlia Gaia qualche giorno fa”.

Una lettera per trasmettere alla premier “il suo dispiacere per non avere più la mamma da sei anni. Visto che la presidente è una mamma, può capire quello che può passare una bambina se non vede la mamma per un giorno, ma lei sono sei anni. Si è commossa appena gliel’ho data, mi ha detto che la leggerà più tardi perché era troppo pesante in quel momento leggerla”, ha raccontato Matrone. “L’ho vista molto vicina alla nostra situazione, le abbiamo chiesto soprattutto di non fare come hanno sempre fatto le precedenti istituzioni che ci hanno accolto solo con una pacca sulla spalla – ha aggiunto, sopravvissuto dopo essere rimasto 62 ore sotto le macerie -. Ha detto che ci sarà vicino in questo momento e in futuro”.

A Meloni, ha raccontato, i familiari hanno “spiegato la situazione processuale, dei tempi troppo lunghi soprattutto per un rito abbreviato, delle udienze rimandate per degli scioperi inventati ad arte per allungare i tempi”. “Poi – ha concluso – le ho consegnato anche una piccola memoria sulla situazione del processo civile, che ci sarà da affrontare e può darsi che duri altri 5-6-7 anni. È stato un evento con enti importanti, Regione Abruzzo, Provincia, Comune, Prefettura, possono anche scendere a un compromesso e a un tavolo insieme a noi e vediamo quello che si può fare”.

“Mai più”. E’ il messaggio consegnato a Meloni, insieme a richieste come quella di “istituire una procura a livello nazionale che si occupi delle grandi stragi italiane”.

L’anniversario del terremoto a L’Aquila

Meloni potrebbe essere a L’Aquila la prossima settimana per l’anniversario del terremoto del 2009. Il giorno ‘X’ è il 6 aprile, quando saranno trascorsi 14 anni da quella notte che – alle 3.32- portò con sé 309 vittime, lasciando un territorio piegato dalla furia del sisma. “Stiamo valutando se l’agenda glielo permette – ha anticipato, lasciando Palazzo Chigi, il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, insieme alla delegazione dei familiari e superstiti di Rigopiano – sono in corso contatti con il Comune dell’Aquila, quindi è una possibilità”.

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