Rimini, fuori pericolo il bambino di 6 anni accoltellato alla gola da un uomo

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Sta meglio il bambino di 6 anni accoltellato alla gola ieri sera da un 26enne somalo che poco prima aveva colpito con la stessa lama anche due accertatrici che gli avevano chiesto il biglietto sulla linea che collega Riccione a Rimini. Dopo un delicato intervento i sanitari dell’ospedale “Infermi” sono riusciti a fermare l’emorragia alla carotide ed ora il ragazzino originario del Bangladesh, che vive in Italia con i genitori immigrati, è fuori pericolo anche se resta in terapia intensiva con prognosi riservata.

Nella notte il pm Davide Ercolani con l’aiuto degli agenti delle volanti e della squadra mobile è riuscito a ricostruire l’intera sequenza dei fatti per contestare all’aggressore due episodi di tentato omicidio, tre di lesini e una tentata rapina. Sempre nella notte il magistrato ha tentato di interrogare l’uomo che però non parla italiano. Sarà per questo necessaria la presenza di un interprete.

Rimini, uomo accoltella due ispettrici sull’autobus e un bambino di 6 anni: è grave

Tutto ha avuto inizio in zona Rimini Terme, via Principe di Piemonte sul bus della linea 11 che collega le due città della riviera romagnola. Qui alla richiesta di biglietto l’immigrato si è scagliato contro le due ragazze colpendole ripetutamente. Una è poi risultata ferita al collo in maniere non grave (la prognosi è di 10 giorni). L’altra ha diverse ferite da taglio al collo e al torace e la sue condizioni sono più serie tanto che i sanitari hanno deciso una prognosi di 60 giorni.

Fuggito dopo il primo episodio l’uomo ha tentato di rubare senza riuscirci un telefono da un’auto di passaggio. Quindi ha proseguito la fuga verso Rimini e in via Oliveti ha colpito una ragazza in maniera non grave. La giovane non ha neppure voluto ricorrere alle cure dei sanitari. Arrivato davanti all’hotel Fedora ha incontrato la sua quarta vittima, una donna di 77 anni, che ha spintonato violentemente procurandole un taglio al collo. Infine ha aggredito il bambino cui ha inferto una coltellata alla carotide.

L’uomo non ha fornito alcuna spiegazione rispetto alla sequenza di aggressioni. La procura tende ad escludere la matrice politica o terroristica. Era ospitato in una struttura della Croce Rossa e secondo alcune testimonianze aveva manifestato una personalità violenta e aggressiva. Gli investigatori, anche sulla base delle reazione dell’uomo, non escludono che fosse sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti.

Era in Italia da qualche mese e aveva presentato la domanda per lo status di rifugiato. Si trovava però in Europa dal 2015 e aveva già fatto domanda per lo status di rifugiato in Danimarca, Svezia, Germania e Olanda.

Stanotte, ancora in stato confusionale, il somalo è stato trasferito in carcere in attesa della decisione del Gip a cui domani sarà chiesta la convalida del fermo.

Oltre al bambino, sono tutte donne le vittime. Sarà anche questo uno degli aspetti sui quali gli inquirenti riminesi cercheranno di far luce per capire le ragioni che stanno dietro al gesto che ieri sera ha provocato il panico in città. T

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