Rimini, truffa di 200mila euro all’amante per mantenere moglie e figlio: dovrà risarcire la donna

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RIMINI – Ha prestato per anni soldi all’uomo che credeva la amasse. Fino a 200mila euro, erogati in un arco temporale di 10 anni, che ufficialmente servivano all’uomo per risollevarsi dalle difficoltà economiche generate dal suo lavoro. E che invece lui aveva preteso e impiegato per mantenere la moglie e il figlio: una famiglia della quale l’amante era all’oscuro. Un uomo di Cesenatico, che già era stato condannato a 3 anni e 4 mesi per minacce nei confronti della compagna, che non intendeva effettuare l’ultimo bonifico da 2.500 euro, ora dovrà restituire 158mila euro alla donna: sono i soldi prestati di cui esiste una traccia bancaria, versati tramite bonifico. Ma la donna riferisce di averne dati circa altri 50mila, in contanti. Ne scrive il Corriere di Romagna

L’uomo, 68 anni, si è visto notificare nei giorni scorsi un decreto di ingiunzione. Tutto è partito dalla denuncia della vittima della truffa, una professionista riminese, più giovane dell’uomo, della quale si era innamorata. Lei era stata pronta e prodiga nel sostenerlo economicamente, ma senza mai sospettare che quei soldi finissero alla moglie e al figlio del suo compagno: due persone di cui ignorava l’esistenza. Le assenze del compagno, infatti, venivano sempre motivate con trasferte all’estero. Poi, un giorno, la donna lo ha incontrato in un negozio assieme a quella che – tramite un investigatore – ha scoperto poi essere la legittima moglie. Da lì a breve, l’uomo è finito in tribunale.

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