Roma, Calenda a Letta: “Primarie legittime, le nostre strade si separano”

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“Il dado è tratto. Scelta legittima. A questo punto le nostre strade si separano. Crediamo che occorra smettere di parlare per mesi solo di Pd, coinvolgere i cittadini in modo trasversale e operare un rinnovamento di classe dirigente che le primarie tra correnti non garantiscono”.

Lo scrive su Twitter il leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, intervenendo sulle parole del segretario del Pd, Enrico Letta, che ieri ha rilanciato le primarie per le elezioni amministrative romane. “Ci confronteremo sui programmi con apertura e reciproca disponibilità. Iniziamo oggi con webinar su Piano rifiuti”, aggiunge Calenda.

“È una loro scelta”, continua Calenda, “sono primarie del PD non della coalizione, tanto che le mettono o le ritirano dall’agenda a seconda del momento politico e senza consultare il tavolo di coalizione. Ergo scelta rispettabilissima, ma che non mi riguarda”.

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Ieri il segretario Pd Enrico Letta aveva ribadito, in vista delle amministrative: “La via maestra per la scelta dei candidati rimangono le primarie”. Nel frattempo, però, non si placa il pressing da più parti tra i dem perché il nome in corsa per il Campidoglio sia Nicola Zingaretti. Il governatore del Lazio – che ha sempre vinto le tornate amministrative a partire dal 2008 – ripete ad ogni occasione utile di voler completare il suo mandato in Regione che scade nel 2023.

Ma ogni giorno si susseguono sondaggi, dichiarazioni e post di chi nel Pd vorrebbe vederlo in prima linea per Palazzo Senatorio. Con un possibile ribaltamento delle posizioni rispetto alla scorsa estate, quando ancora segretario dem Zingaretti chiese proprio a Letta un impegno per il Campidoglio, ottenendo in cambio un cortese “no grazie”. 

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Contrario alle primarie Calenda è in campo da 6 mesi ed ha incassato il sostegno di Italia Viva. Ha ribadito che non si farebbe indietro nemmeno in presenza di una candidatura di Zingaretti. Un rebus in cui i dirigenti romani del Pd attendono che Letta indichi l’avvio del percorso per le primarie, da allestire a giugno pandemia di Covid permettendo.

La contesa ai gazebo potrebbe vedere una sfida tra l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il nome più quotato, gli indipendenti Tobia Zevi, Giovanni Caudo e Paolo Ciani. Con alcuni dirigenti del partito romano spingono perché in corsa ci sia almeno una candidatura al femminile. La partita per il Campidoglio è molto aperta, senza vincitori annunciati. La paura tra i dem è che un candidato poco radicato sul territorio possa non arrivare al ballottaggio, con diversi sondaggi che vedono Virginia Raggi accreditata sopra i 20 punti.

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