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Roma, è morto il pittore Gianfranco Baruchello

È morto a Roma all’età di 98 anni il pittore Gianfranco Baruchello. Era l’artista dei “minuscoli disegni” dal tratto netto e schematico, esponente dell’arte definita ‘extra-mediale’ da Enrico Crispolti. Nato a Livorno il 24 agosto 1924, Baruchello è considerato tra i maestri indiscussi del nostro tempo.

Laureatosi in giurisprudenza con una tesi in Economia, Baruchello capisce presto che la sua sensibilità dev’essere messa a disposizione dell’arte a 360 gradi e lascia la vita d’azienda per dedicarsi eclusivamente all’arte. La sua formazione avviene a Parigi dove incontra Alberto Matta, John Cage e, soprattutto, Marcel Duchamp che influenzerà moltissimo la produzione di Baruchello.

Un’amicizia quella con Duchamp nata a Milano nel 1962, come Baruchello aveva raccontato ad Antonio Gnoli in uno Straparlando: Baruchello allora era  un giovane “affamato d’arte” e aveva avuto l’ardire di presentarsi in un ristorante milanese per conoscere Duchamp. Ne era nata una gita insieme  sul lago di Como, l’inizio di un’amicizia che cambierà la sua vita. 

Il 1962 decolla la sua carriera artistica con la partecipazione alla mostra “New Realists” alla Sidney Janis Gallery di New York, insieme a Enrico Baj, Tano Festa, Mimmo Rotella e Mario Schifano. Nel 1963 gli viene riservata una personale a La Tartaruga di Roma. La consacrazione arriva a compimento di un percorso eccezionale nel 2011 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Gnam) di Roma gli dedica una mostra antologica dal titolo “Gianfranco Baruchello. Certe idee” a cura di Achille Bonito Oliva cui ne seguono altre a Karlsruhe, in Germania e nel 2018 la retrospettiva ‘Gianfranco Baruchello’, a cura di Gianfranco Maraniello presso il Mart di Rovereto.

Nel 1998, per volontà sua e della moglie, Carla Subrizi, professore di Arte contemporanea alla Sapienza di Roma, nasce la Fondazione Baruchello, con una sede di mille metri quadrati su quattro piani in Via di Santa Cornelia a Roma, nel Parco di Veio.

Le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei, non ultimo il Maxxi di Roma che accoglie “Piccolo Sistema”, una sorta di compendio della poetica dell’artista. Celebre anche il progetto che Baruchello presenta nel 1989 al Festival di Spoleto, ‘Voci sull’acquà, una performance che vede l’artista curare un piccolo bonsai di Gingko Biloba. Radio 3 lo ha nominato “artista dell’anno 2016”.



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