Roma, Mourinho: “Rispetto per i Friedkin, sistemano cose fatte prima da gente che ride con le tasche piene di soldi”

Pubblicità
Pubblicità

ROMA – “Zaniolo e Karsdorp sono pronti, contro il Napoli ci saranno”. José Mourinho apre la conferenza stampa di vigilia della delicata sfida con la capolista sciogliendo il dubbio più importante. Il tecnico giallorosso prova ad alleggerire la pressione dopo la burrascosa sconfitta con il Bodo/Glimt: “Non è la partita della svolta. Anche se stavolta fossimo noi a vincere 6-1 non cambierebbe niente. E’ semplicemente una partita da vincere anche se sappiamo che sarà difficile visto che affrontiamo una grande squadra. Il nostro campionato finora è positivo. Abbiamo sfoderato più prestazioni più positive dei risultati. Abbiamo 15 punti ma meritavamo di averne di più”.

Roma, ecco perché Mourinho ha scaricato la squadra dopo la disfatta in Norvegia

“I Friedkin hanno ereditato tanti problemi, rispetto la società”

Sul tecnico portoghese hanno cominciato a piovere le prime critiche dopo i 6 gol incassati in Norvegia. Lo ‘Special Onè tiene a precisare: “C’è tanta gente che ride di quello che ha fatto finora con la Roma. Ma ricordo che i Friedkin hanno prelevato un club con tanta… lasciami trovare una parola perché inizia con la “m” e non posso dirla, diciamo con tanti errori commessi da altri. E lo stesso vale per Tiago Pinto. La proprietà ha speso tanti soldi per sistemare cose fatte prima da gente che ride con le tasche piene di soldi. Abbiamo speso soldi per cercare di pulire, di creare condizioni per il successo del progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno scrive che Mourinho non è contento della proprietà, non può esserci bugia più grande. Mourinho vuole più giocatori? Sì, e questo come tutti gli allenatori. Mourinho vuole 2 giocatori per ruolo? Sì, ma Mourinho non è uno st…..: ha rispetto per i Friedkin e per Tiago Pinto. Ha deciso di accettare questo lavoro nella Roma perché capisce la situazione. Il 6-1 succede una volta nella vita, poteva essere anche 7 o 8-1 se avessimo giocato 10’ in più. Il responsabile sono io, non i Friedkin e non Tiago, perché ho deciso di far giocare una squadra assumendomi grandi rischi. Non pensavo a un disastro così, l’ho fatto con buone intenzioni, per paura di infortuni, del sintetico, del clima, per l’accumulo di partite e perché non ho due giocatori per ogni ruolo. La responsabilità è mia e solo mia: né dei giocatori né della proprietà”.

Super Mourinho ha già perso i poteri. Ora litiga per scuotere la Roma

“Questa squadra è reduce da tanti infortuni, a Bodo dovevo preservare chi ha giocato tanto”

Mourinho dà altre spiegazioni sulla sua scelta: “Devo tenere conto anche della situazione che ho ereditato: una cicatrice emotiva di un record di infortuni che non ho mai visto in vita mia. Una delle nostre grandi preoccupazioni è che a questo livello dobbiamo per forza migliorare tanto: lavoriamo molto con i dati e le statistiche e sul recupero. Questa cicatrice mi ha fatto pensare che col Bodø era un’opportunità per far riposare gente e dare opportunità a bravi ragazzi di giocare. Chi ha giocato è gente che merita e lavora. In Ucraina contro lo Zorya ho fatto dei cambi ma hanno giocato Smalling, Cristante e Pellegrini, c’era equilibrio. A Bodo il campo sintetico ha fatto paura a tutti e ho pensato fosse l’unica opportunità di far riposare gente. Responsabilità mia, purtroppo questa pesante sconfitta rimane nella storia della Roma e non posso fare niente. Rimane anche nella mia storia. E’ una sconfitta che non si dimentica ma preferisco perdere questa perché ritengo che otterremo punti sufficienti per continuare il nostro cammino in Conference: penso che ci qualificheremo e penso che siamo candidati per arrivare fino alla fine nella competizione. Preferisco perdere una partita per 6-1 che 6 partite per 1-0…”

“Non penso a un risultato negativo col Napoli: rispetto ma devono temerci”

Mourinho non teme contraccolpi né il fatto di giocare contro un’altra grande, contro le quali la Roma soffre sempre e stenta a far risultati: “Contro il Napoli non penso a un risultato negativo. Qui c’è solo un complesso: nelle ultime 2 stagioni siamo finiti sesti e settimi. Mi piace giocare contro le grandi squadre, non ho nessun problema né con i risultati del passato. Giocheremo faccia a faccia col Napoli e cercheremo di vincere. La sfida con Spalletti? Avrò grande piacere a salutare ‘Spallettonè prima e dopo la partita. Siamo amici e ridiamo sempre. Se chiederò a Zaniolo e Mkhitaryan di sacrificarsi in fase di copertura visto che loro hanno esterni molto bravi? Penso che dovranno essere loro a preoccuparsi di Zaniolo e Mkhitaryan. E’ vero, Insigne, Politano e Lozano sono bravi. Ma anche Zaniolo, Mkhitaryan ed El Shaarawy sono bravi. Lì non abbiamo un problema. Dobbiamo rispettare con umiltà i punti forti dell’avversario. Anche Luciano è umile a sufficienza da capire che deve preoccuparsi di noi”.

“Non abbiamo alterative di livello. Lavoriamo per costruire una rosa”

In chiusura Mourinho torna a parlare della rosa corta: “Se ricordate quando abbiamo ottenuto 4 vittorie in 4 partite ho parlato di San Pietro… Faccio un esempio così si arrabbia Allegri: se Chiellini è infortunato gioca de Ligt, se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio. In qualche squadra ci sono soluzioni di livello, in altre no. Non c’è da nascondersi. Questo significa che una cosa è una squadra, un’altra è la rosa. Stiamo costruendo una squadra ma dobbiamo costruire una rosa: serve mercato e più soldi. I proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile, quando mi dicono che viene scritto che ho un problema con loro io dico di no, dico di aver rispetto. Oggi sono io, domani un altro: i tifosi devono rispettare gente come i Friedkin e Tiago per il lavoro che stanno facendo. Ci sono tanti con le tasche piene di commissioni, poi arrivederci a tutti. E chi paga? I Friedkin, Tiago e Mourinho in panchina. Il mio lavoro è essere onesto: giovedì è stata responsabilità mia, lasciate Friedkin e Tiago in pace che stanno facendo un lavoro fantastico. Se pensano di potermi aiutare di più a gennaio e in estate, grazie mille. Ma sono qui al loro fianco. In panchina domenica non ci saranno giocatori scarsi ma ragazzi di 17, 18 anni”.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *