Roma, Mourinho tra coppa e futuro: “Il Psg mi cerca? Allora non mi ha trovato”

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Un José Mourinho loquace si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Parlando di tutto. Avversario, infortunati e dando anche indizi sul suo futuro. Senza pretattica, a partire dalla condizione dei giocatori più importanti: “Dybala e Wijnaldum è difficile partano titolari. Non voglio dire impossibile, ma difficile. La prima cosa è sapere se possono giocare, domattina vediamo. Decidiamo se dall’inizio o se dopo. Loro stanno facendo tutto il possibile per recuperare, noi prepariamo la partita con e senza di loro”. A questo punto appare più probabile un inizio in panchina, con l’attacco formato da Abraham e Belotti insieme, come già visto contro il Milan. Due quasi buone e una cattiva notizia: “Smalling non me lo aspetto nelle prossime 2-3 partite. Magari succede qualcosa di imprevedibile per il ritorno, ma è difficile. Se arriviamo in finale a Budapest ci sarà”.

L’obiettivo del 31 maggio è ormai fissato nella mente del portoghese, che pubblicamente lascia (con polemica) la corsa Champions in campionato: “Saranno due sfide chiave con il Leverkusen, in campionato sarebbe un miracolo arrivare tra le prime 4 e qualcuno sarà veramente contento, più di qualcuno”.

Dybala durante l'allenamento

Mou: “Il Bayer la squadra che gioca meglio in contropiede”

All-in sull’Europa, contro il Bayer allenato dal suo ex giocatore Xabi Alonso: “Mi fa piacere rivederlo, non lo vedo da tanti anni. Ho avuto sempre un rapporto fantastico come allenatore e giocatore, mi farà piacere enorme stare con lui prima e dopo la partita. Il suo Bayer Leverkusen è la squadra che ho visto quest’anno giocare in Europa meglio in contropiede. Ha 5-6 giocatori che potevano fare i 100 metri contro Jacobs, difende e fa contropiede”. E come difendersi? Di squadra, l’unico antidoto a disposizione di Mourinho: “Nonostante i problemi, non regaleremo la partita, ma metteremo qualità e voglia con tutto quello che abbiamo. Vogliamo ottenere un risultato che ci permetta nella seconda partita di fare un risultato che possa farci andare in finale”. E se non sarà Budapest, Mou non ha dubbi sul voto finale: “Al di là del risultato tra andata e ritorno dirò ai ragazzi che è stata una stagione fantastica”. Perché il futuro è tutto da scrivere, soprattutto per il portoghese su cui continuano le voci di un addio, con il PSG in prima fila per la panchina del prossimo anno: “Se mi cercano non mi hanno trovato, non hanno parlato con me”.

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Le possibili scelte di Mourinho

Una semifinale da vivere senza eccessiva pressione. La squadra negli ultimi anni è abituata a vigilie di questo tipo. Pressione ulteriore non serve: “Oggi non facciamo il ritiro – conferma Mourinho – non ho bisogno di gente qui, di riunioni, di motivazione. Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo fatto la nostra riunione tecnica, domani decidiamo chi gioca, sono preparatissimi”. Con Rui Patricio in porta, linea difensiva a tre con Mancini, Cristante e Ibanez. A destra Celik favorito su Zalewski, Matic e Bove in mediana – con Wijnaldum primo sostituto – Pellegrini leggermente più avanzato e Spinazzola schierato sulla fascia sinistra. Davanti, se Dybala dovesse partire dalla panchina, si rivedrà la coppia formata da Abraham e Belotti.

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