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Roma, Mourinho: “Zaniolo resterà con noi, purtroppo…”

ROMA – José Mourinho scarica Zaniolo. Dopo la richiesta dell’azzurro di andare via, l’allenatore della Roma è durissimo, con lui, a poche ore dalla sfida contro l’amico Spalletti. Apparentemente è di ottimo umore José: “Vi faccio un regalo. Vi do la squadra che gioca domani”, dice a poche ore dal match contro il Napoli capolista. Che, per lui, “ha già vinto lo scudetto”. E regala davvero l’undici: “Giocano Rui Patricio, Zalewski a destra, Spinazzola a sinistra, i tre centrali titolari, Cristante, Matic e Pellegrini, con Dybala e Abraham”. I sorrisi si interrompono solo parlando di Zaniolo: “Purtroppo resterà. Non vuole più giocare nella Roma, io punto su chi vuole lottare per questa squadra”. 

Mister, ci dica di più di Zaniolo. A questo punto qual è la situazione?
“Purtroppo, sempre ho ragione io. Quello che ho detto dopo La Spezia, che sarebbe rimasto, sembra sia questa la direzione”.  

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Perché dice “purtroppo”?
“Purtroppo perché a un mese il giocatore ogni giorno dice che vuole andare. Dopo La Spezia dato lunedì libero a tutti e ho dato martedì allenamento opzionale. Io e il mio staff saremo a Trigoria ma voi avete l’opzione di venire o no. Tutti i giocatori che erano in panchina si sono venuti a allenare. Quasi tutti quelli che erano in campo sono venuti. Questo è il profilo di giocatori che voglio. Quando un giocatore dice ai compagni o alla società “io non voglio giocare nella Roma, io non voglio vestire la maglia della Roma, io non voglio allenarmi col gruppo”, io devo dire purtroppo. Ho avuto questa sensazione quando ho detto che mi aspettavo che fosse qui il 1° febbraio e ora dico che purtroppo è quello che va a succedere. Nicolò non è a disposizione. Nicolò non fa parte del progetto Napoli e di questo non voglio parlare più”.  

Che Napoli si aspetta?
“Mi aspetto il Napoli che c’è stato dal primo giorno, dalla prima partita. Complimenti al Napoli per lo scudetto, lo hanno vinto, è loro e lo hanno vinto matematicamente. Ha buon allenatore, ha ottimi giocatori, stanno facendo un lavoro fantastico. Dodici o tredici punti sono tanti. Per una squadra come loro sono tanti. Per la poca consistenza dell’Inter, del Milan, non si sente neanche che hanno un avversario che può vincerne sette o otto di fila. È scudetto loro. Noi andiamo a cercare di vincere la partita. Complimenti alla squadra, complimenti a Luciano, hanno vinto e molto meritatamente”.  

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Una Roma che non lotta per i primissimi posti può soddisfare le sue ambizioni per il futuro?
“La domanda me la deve fare la società. Io da più giovane ero capace di discutere con i giornalisti delle cose che secondo me sono cose interne. La maturità aiuta a essere equilibrato. Non voglio dire più etico, ma più uomo di società, meno egoista o egocentrico. La domanda me la deve fare la società quando pensa che me la deve fare”.  

Ha perso Shomurodov, Zaniolo e Karsodorp dovevano andare via: la Roma si è indebolita?
“Abbiamo un giocatore in meno che è un ragazzo fantastico, ha lavorato per avere opportunità di giocare a Roma, ma non ne ha avuto tante. Anche prima di noi ha giocato poco a Genova. E se finisce bene questa situazione di questo prestito per sei mesi, è qualcosa che lui merita. Ci fa tristezza perché p uno dei nostri che va via, ma magari va via solo per 6 mesi e poi torna. È ovvio che così abbiamo una opzione di meno. Non mi aspettavo di più, la situazione del FFP è più chiara, no? La fee che ci porta il prestito oneroso non ci dà nessun impatto. Ora mi aspetto più difficoltà. Giochiamo una partita alla settimana. Karsdorp è fuori finché lui vuole stare fuori. Basta poco per stare dentro”.  

Tempo fa ha detto che ci sono squadre che hanno 6, 7 o 10 giocatori del livello di Dybala. Il Napoli quanti giocatori ha al livello di Paulo?
“Il Napoli ha tanti giocatori bravi ma nessuno come Dybala. Anni fa ho parlato via Face Time con uno dei giocatori del Napoli di oggi: ero al Tottenham, voleva molto venire, costava 10 milioni, il Tottenham ha offerto 5, si poteva chiudere a 7 o 8: lui voleva molto venire, ma in quel momento il Tottenham non aveva i soldi. Ora sì, ma all’epoca no. E quel giocatore è quel ragazzo che si chiama Kim”.  

Perché il Brighton può fare offerta per Zaniolo adeguata e il Milan no?
“La metafora della realtà è che la finale della Championship, che è la Serie B italiana, tra squadre che sono finite tra il 3° e il ° posto. Ed è la partita con più soldi sul tavolo, più di chi vince la Champions. E questo dice tutto: tutte le squadre di Premier League dal punto di vista economico sono più forti delle squadre italiane”.  

Il suo futuro è legato a quell’universo, alla Premier?
“No, non credo. Qualcuno diceva: la Premier vuole José e altri José vuole la Premier. Io non voglio niente, voglio vivere giorno dopo giorno e quando la società penserà di voler parlare con me del futuro io sono qui. Io dormo qui quasi ogni giorno, vado a casa pochissimo, sono sempre qui. Non sono a mio agio a parlare con voi di questo, sono qui e penso solo alla Roma”.  

Pensa che Smalling rinnoverà con la Roma?
“Sta giocando e giocando molto molto bene. Dimostrando di avere un grade focus sula Roma, sulla sua professionalità. È una situazione aperta, non ho mai parlato con lui di questo, è una situazione personale che deve risolvere con il club. Ma la mia convinzione personale è che lui voglia rimanere. Posso dire, perché lo so, la società capisce la sua importanza e la sua professionalità e il suo rendimento delle ultime due stagioni, dove sta giocando sempre senza piccoli problemi. La mia convinzione è che si possa trovare un accordo. Penso sia più di qua che di là. Devono tutti e due trovare a un accordo: la Roma perché ha bisogno di Chris e perché non vedo un posto dove lui possa essere più felice. Penso che arriveranno a una conclusione positiva”.  



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