Site icon Notizie italiane in tempo reale!

Rotolo alle fragole e quelle lacrime versate da Venere

Cosa serve?

Per la pasta biscotto: 100 gr di farina 00, 100 gr di zucchero, 3 uova, un pizzico di bicarbonato

Per la crema: 200 g. di mascarpone, 150 g. di panna fresca liquida, 40 g. di zucchero a velo, 80 g. di latte condensato freddo

Per la guarnizione: 300 g. di fragole, qualche cucchiaio di latte, zucchero a velo o panna montata

Cosa fare?

Per la pasta biscotto: separare i tuorli dagli albumi e montare i tuorli con metà dello zucchero, montare anche gli albumi a neve ferma con l’altra metà dello zucchero. Amalgamare delicatamente i due composti, aggiungere la farina setacciata con il bicarbonato, con movimenti dal basso verso l’alto. Versare l’impasto in una teglia rettangolare ricoperta di carta forno e livellare bene. Infornare a forno già caldo, 180° per circa 15 minuti, quindi sfornare e capovolgere su di un canovaccio ricoperto di zucchero. Rimuovere la carta e arrotolare canovaccio e dolce insieme. Lasciar raffreddare.

Per la crema: in una ciotola amalgamare il mascarpone con il latte condensato lavorando con uno sbattitore elettrico per qualche minuto. Montare la panna a neve ferma insieme allo zucchero a velo. Incorporare in più riprese la panna montata al mascarpone con movimenti delicati. Srotolare la pasta biscotto e inumidirla con qualche cucchiaio di latte, quindi spalmare la crema preparata. Disporre una fila di fragole sul lato lungo del rettangolo di pasta con la punta rivolta in alto. Avvolgere il rotolo intorno alle fragole delicatamente fino a chiuderlo. Tenere in frigo per almeno due ore. Prima di servirlo cospargere con zucchero a velo o ciuffi di panna montata.

Curiosità

Per i romani erano il simbolo delle lacrime versate da Venere sulla tomba dell’amato Adone. Durante il Medioevo, per forma e colore, furono definite “frutto cuore”, un balsamo per la cura delle pene d’amore. Insomma le leggende sulle fragole ruotano da sempre attorno ai palpiti amorosi. Anche se bisogna aspettare William Shakespeare perché siano definite “cibo da fate”. Il Bardo fissa l’immagine di questo frutto primaverile da par suo: «la fragola, che cresce sotto l´ortica, rappresenta l´eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate». La regola a cui fa riferimento è quella che condanna le piante ad assorbire il bene e il male dell’ambiente in cui vivono. La fragola non è toccata da questa maledizione, è pura e fragrante anche sotto l’ortica: più fatata di così…o, per dirla con i Beatles, strawberry fields forever.

Il fatto

Il 12 maggio 1977 Repubblica ha poco più di un anno di vita. Quel giorno – contro il divieto di manifestazione imposto dal Governo – il Partito Radicale organizza un sit-in pacifico in piazza Navona a Roma. Negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, Giorgiana Masi, studentessa di 19 anni, viene colpita a morte da un proiettile vagante. Le istruttorie e le indagini che seguirono non stabilirono mai la responsabilità materiale dell’accaduto. Il giorno dopo Repubblica esce con una sola firma in pagina, Carlo Rivolta, e senza foto. Il titolo di apertura riporta la parola “guerra” che ricorrerà ancora molte volte nel corso degli Anni di Piombo. Un fondo non firmato, espressione della posizione del giornale, stigmatizza il comportamento delle istituzioni e del Ministro dell’Interno, Francesco Cossiga: “Un tragico errore che si doveva evitare”



Go to Source

Exit mobile version