Una Tesla è precipitata per più di 76,7 metri in un’area della costa nota come “Devil’s Slide”, secondo una dichiarazione rilasciata dal Department of Forestry and Fire Protection in California lo scorso 2 gennaio scorso. Il veicolo con una famiglia a bordo si è ribaltato ed è atterrato sulle ruote dopo la caduta lungo l’alto dirupo vicino San Francisco, si legge nel comunicato. Alcuni testimoni hanno assistito all’incidente e hanno chiamato i servizi di emergenza; un elicottero è arrivato per aiutare ad evacuare gli adulti dal veicolo, mentre i vigili del fuoco hanno salvato i due bambini. Tutti e quattro gli occupanti sono stati estratti con successo e sono in condizioni stabili, secondo quanto dichiarato dai vigili del fuoco. “Quando le auto finiscono nel precipizio chi è a bordo non sopravvive mai. Questo è stato un miracolo assoluto”, ha detto il capo locale dei vigili del fuoco. Di come sia riusciti a sopravvivere la bambina di 4 anni, uno di 9 e i due genitori è un vero mistero. La California Highway Patrol, agenzia statale di pubblica sicurezza, non ritiene, sulla base delle prime indagini, che la Tesla stesse operando in modalità Autopilot o Full Self-Driving in quel momento. Anche le condizioni della strada non sono state ritenute un fattore dell’incidente. Non c’erano guardrail nel punto in cui la berlina è finita nel dirupo. “L’auto è uscita dalla parte principale della carreggiata. Per quale motivo non lo sappiamo”, ha detto un agente della California Highway Patrol. Dharmesh Patel, medico di 41 anni di Pasadena, alla guida dell’auto è stato accusato di tentato omicidio e abuso di minore una volta, ha dichiarato la polizia. “Gli investigatori del CHP hanno lavorato per tutta la notte interrogando i testimoni e raccogliendo prove sulla scena dell’incidente. Sulla base delle prove raccolte, gli investigatori credono che la tragedia sia stato un atto intenzionale da parte dell’uomo”.
Video Facebook – CHP – Golden Gate Division Air Operations
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