Salernitana-Spezia 2-2, due magie di Verdi non bastano ai granata

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SALERNO – Un ghigno quasi mefistofelico trova spazio per due volte sul viso di Walter Sabatini. Il simbolo del tentativo della rinascita della Salernitana, l’uomo scelto dal nuovo patron Iervolino per provare a inseguire una salvezza che avrebbe del miracoloso, si gode lo show di Simone Verdi, due magie su punizione in grado di infiammare l’Arechi. Ma in questa squadra che ha cambiato tantissimo, le note fresche non sono necessariamente tutte positive: i due rigori che consentono allo Spezia di portare a casa un punto preziosissimo, che vale il +8 sul Venezia diciottesimo, arrivano infatti per due ingenuità di Fazio e Mousset, altri volti nuovi arrivati al termine di un gennaio particolarmente caldo. Servirà tempo a Colantuono per trovare la giusta combinazione, ma non è detto che quello che resta sia sufficiente. Discorso diverso, invece, per uno Spezia che lavora all’insegna della continuità: Motta, che qualche mese fa era a un passo dall’esonero, sembra ora più saldo che mai.

<<La cronaca della gara>>

Primo tempo emozionante

Nemmeno il tempo di segnare tutte le novità lanciate da Colantuono dal primo minuto – rispetto all’ultima formazione schierata in campionato, il tecnico lancia un undici totalmente diverso – che l’ex Napoli e Torino si prende la scena. Ribery va giù al limite dell’area, posizione leggermente defilata sul centro-sinistra, il destro di Verdi è un pennello che disegna la traiettoria a scavalcare la barriera. L’Arechi ribolle ma l’entusiasmo dura poco: Fazio rifila un calcione a Erlic in mischia, Valeri non se ne avvede ma non si sfugge all’occhio del Var, che corregge una svista altrimenti molto grave. Manaj spiazza Sepe, 1-1. A Verdi importa poco. Altra punizione, stavolta una decina di metri più indietro, e altro destro a spolverare l’incrocio dei pali. Ma anche in questo caso, il copione si ripete: parata di Mousset sulla girata di Manaj, Valeri non vede, il Var sì. Per evitare il gioco mentale con Sepe, Manaj decide di lasciare il pallone a Verde: il numero 10 spiazza il portiere e firma il suo quinto gol in campionato.

Manca il colpo del ko

Dopo le quattro reti del primo tempo, nella ripresa la sfida diventa ancora più avvincente. Il pubblico dell’Arechi impreca quando Kastanos manca clamorosamente l’impatto con il pallone in area piccola su cross di Mazzocchi, il cipriota va ancora vicinissimo al gol a metà frazione ma il suo diagonale non trova la porta per una questione di millimetri. La stanchezza inizia a farsi sentire, Colantuono si gioca le carte Perotti, Bohinen e Mikael mentre Motta dà campo ad Agudelo e Nzola. Lo Spezia fraseggia bene ma senza mai riuscire ad affondare, la Salernitana si illude di poter ricevere un aiuto dal Var per un presunto mani in area ma Valeri non viene richiamato all’on field review al termine di un’azione convulsa, con Nikolau che era riuscito a spazzare via un pallone che si aggirava pericolosamente a pochi passi dalla porta di Provedel. Il 2-2 serve tanto allo Spezia e poco alla Salernitana, che quantomeno sta provando a scuotersi dal torpore. La speranza di tutti, dalle parti dell’Arechi, è che il ghigno di Sabatini possa diventare una costante, e non più soltanto una parentesi.

SALERNITANA-SPEZIA 2-2 (2-2)
Salernitana (4-3-2-1): Sepe; Mazzocchi (36’ st Gyomber), Dragusin, Fazio, Ranieri; L. Coulibaly, Radovanovic, Kastanos (20’ st Bohinen); Verdi (20’ st Perotti), Ribery (31’ st Mikael); Mousset (1’ st Djuric). All.: Colantuono
Spezia (4-2-3-1): Provedel; Amian, Erlic, Nikolau, Reca; Kiwior, Sala (23’ st Nguiamba); Gyasi, Maggiore, Verde (23’ st Agudelo); Manaj (31’ st Nzola). All.: Motta
Arbitro: Valeri
Gol: 3’ e 16’ pt Verdi, 12’ pt rig. Manaj, 30’ pt rig. Verde
Ammoniti: Mousset, Fazio, Radovanovic, Kiwior, Nguiamba
Recupero: 5’ e 3’

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