Salmo, concerto gratuito a Olbia senza distanziamento e mascherine

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Promessa mantenuta e (come è avvio) polemiche garantite. Come annunciato sui social, ieri sera è andato in scena il concerto gratuito di Salmo. Il cantante ha scelto la sua città, Olbia, per l’evento che aveva lo scopo di sostenere la Sardegna devastata dagli incendi.

Non c’era nulla di ufficiale, ma il tam tam sui social, già in mattina era inarrestabile, mentre il palco veniva allestito sotto la ruota panoramica. E poi, la sera, tutti a cantare, urlare e ballare senza distanziamento e con le mascherine (quando c’erano) indossate alla ‘come capita’.

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“Io stamattina non sapevo che fare e ho scritto una lettera allo Stato italiano”, ha detto l’artista iniziando lo show, durato una quarantina di minuti. “Caro signor Stato – era il testo della lettera – vorrei ricordarle che quasi tutti i settori lavorativi in Italia sono ripartiti. L’unico settore dimenticato da Dio e dallo Stato è quello dell’arte e dello spettacolo. Non possiamo fare i concerti. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato noi vogliamo alzarci e saltare. La musica, la cultura e l’arte sono importanti quanto lo sport”. 

E ancora: “Caro signor Stato, la musica, la cultura e l’arte in Italia sono importanti tanto quanto lo sport, ma nel resto del mondo fanno concerti con 100mila persone e noi no. Sono tutti vaccinati, mi dirai tu, e c’hai ragione. Ma come facciamo a far capire che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi?”. Ha successivamente detto: “Abbiamo paura che nel vaccino ci siano dei microchip per controllarci, ma in realtà siamo già controllati: dai cellulari, per esempio”.

“Abbiamo paura che nel vaccino ci sia veleno per topi – ha aggiunto – però ogni fine settimana ci beviamo anche l’acqua delle mozzarelle e ci buttiamo in corpo sostanze che boh, chi lo sa! Signor Stato, pare che in questo Paese l’unico modo per tornare alla normalità sia festeggiare la nazionale di calcio, giusto? Allora ok, noi ci siamo, facciamoci questa fottutissima partita da 90 minuti”. Poi via alle canzoni: 40 minuti di delirio, con il pubblico accalcato che ha cantato e ballato, sudato e accalcato.

Inevitabili le polemiche, che hanno fatto schizzare Salmo nelle tendenze del giorno. Sui social, fra i tanti, hanno protestato Gemitaiz e Alessandra Amoroso. Entrambi si sono detti sgomenti per l’iniziativa. In particolare la cantante salentina ha chiesto spiegazioni a Salmo, per capire con quale criterio o diritto è stata messa su un’iniziativa del genere che viola qualsiasi protocollo per i live ai quali lei, come tanti altri artisti, si stanno attenendo.

Anche Fedez ha fatto sentire la sua voce, chiedendo senso di responsabilità e rispetto per ‘i lavoratori onestì che continuano a subire le forti limitazioni delle misure anti Covid senza battere ciglio, provando a uscire almeno in pari dopo un anno disastroso: “Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)”.

E la polemica è diventata anche politica. “Non discuto le intenzioni che saranno sicuramente state buone – ha scritto in un post su Twitter Matteo Orfini, parlamentare dem, già presidente del Pd – ma il concerto improvvisato da Salmo è uno schiaffo al buon senso e alle sicurezza. E anche ai suoi colleghi e ai lavoratori dello spettacolo che in questi giorni fanno di tutto per lavorare rispettando le regole”.

E sono tanti, sui social, a criticare l’iniziativa; 

ma c’è anche chi cerca di difendere Salmo, paragonando il concerto di Olbia ai festeggiamenti per le vie dei Roma inoccasione della vittoria della nazionale di calcio agli europei.

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