Salvini: “FdI ha scelto di dividere il centrodestra e andare da solo in alcuni Comuni”. Meloni: “Più prudenza nelle parole”

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Ci risiamo: Matteo Salvini e Giorgia Meloni tornano a discutere a distanza. Questa volta a una decina di giorni dalle amministrative. E proprio dalle elezioni è iniziato il botta e risposta tra i due leader alleati della stessa coalizione. Che ultimamente – o meglio da gennaio con l’elezione del presidente della Repubblica – mantengono rapporti freddi e non sempre condividono le stesse battaglie, come il riamo all’Ucraina. “Io lavoro per unire – ha detto ieri Salvini ospite a Quarta Repubblica – In qualche comune Fratelli d’Italia ha scelto di dividere il centrodestra e andare da solo. Mi auguro che siano errori di percorso, conto che nei prossimi mesi il centrodestra governi insieme”.

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Oggi è arrivata puntuale la risposta di Meloni: “Mi sembra una lettura un po’ distorta, francamente. Ci sono dei Comuni nei quali Fratelli d’Italia ha fatto una scelta diversa da Lega e Forza Italia, Comuni in cui la Lega ha fatto una scelta diversa e Comuni nei quali Forza Italia ha fatto una scelta diversa. Non mi pare che si possano trattare le questioni così – ha aggiunto – In alcuni casi non siamo riusciti (ad aver un candidato di coalizione, ndr) per ragioni che sono territoriali, o anche di rapporti. In alcune città non siamo riusciti a trovare una quadra, ma non mi pare per responsabilità di Fratelli d’Italia. Quindi, consiglio maggiore prudenza in queste dichiarazioni”, ha commentato la presidente di Fratelli d’Italia a margine del Salone del Mobile.

Meloni ha fatto degli esempi: “Allora qualcuno mi dica di Forza Italia a Verona o della Lega a Messina, perché io sto sostenendo un candidato di Forza Italia e loro hanno fatto un’altra scelta con De Luca. Non mi pare che si possano trattare le questioni cosi. In alcuni casi non siamo riusciti per ragioni che sono territoriali, anche di rapporti. Le ragioni territoriali sono complesse”.

Ciononostante, la leader di FdI non sembra preoccipata per le coalizioni, la sua compresa. “Non vedo particolari terremoti. Dopodiché mi pare che il centrodestra sia assolutamente in partita per gli altri non posso dire. Diciamo che il terremoto è più facile quando le fondamenta non sono solide, per cui si sta insieme per interesse, semplicemente per fare accordi e mantenere poltrone è più facile che si crolli alla prima difficoltà – ha aggiunto – Quando, come il centrodestra, al di là delle difficoltà, si sta insieme per compatibilità di visione, è molto più facile mantenere quelle fondamenta solide e, quindi, tenere in piedi il palazzo”.

Dalle amministrative alle politiche del 2023. La parola è poi passata a Salvini. Chi sarà il prossimo premier in caso di vittoria del centrodestra? “Chi prende un voto in più indicherà il presidente del consiglio, se lo prenderà la Lega si prenderà le responsabilità del caso”. E se fosse Giorgia Meloni? “Chi prende un voto in più in democrazia vince”, ha ribadito. E sulla crescita di FdI ha aggiunto: “I miei avversari sono a sinistra.
Giorgia ha scelto la via dell’opposizione e questa legittima scelta nel breve periodo paga più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte. Ma io, la Lega all’opposizione che cresce nei sondaggi e lascia campo libero alla sinistra per aumentare le tasse non l’ho voluta”.

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