Ultimo quadro della settimana del Festival di Sanremo per Achille Lauro, questa volta dedicato alla musica classica, con in scena il ballerino dell’Opera di Roma Giacomo Castellana. Achille Lauro canta C’est la vie, poi iniziano a risuonare le parole di tutti quelli che lo hanno criticato negli ultimi anni: Red Ronnie, Matteo Salvini, Maurizio Gasparri, Valerio Staffelli. A petto nudo e con delle rose infilzate nel petto sanguinante (le parole che feriscono) e sanguina cadendo in ginocchio. “È giunto il nostro momento – recita – La nostra stessa fine in questa strana fiaba. La più grande storia raccontata mai. Maschere dissimili recitano per il compimento della stessa grande opera. Tragedia e commedia. Essenza ed esistenza. Intesa e incomprensione. Elementi di un’orchestra troppo grande per essere compresa da comuni mortali. È giunto il nostro momento. Colpevoli, innocenti. Attori, uditori. Santi, peccatori. Tutti insieme sulla stessa strada di stelle Di fronte alle porte del Paradiso. Tutti con la stessa carne debole. La stessa rosa che ci trafigge il petto. Insieme, inginocchiati davanti al sipario della vita. E così sia. Dio benedica solo noi esseri umani”.

Sanremo 2021, Achille Lauro ultimo quadro: “Dio benedica gli esseri umani”
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