Site icon Notizie italiane in tempo reale!

Sanremo 2022, aspettando Checco Zalone. La star del botteghino torna in palcoscenico

Ha estimatori di ogni tipo, da Francesco De Gregori a Alfonso Cuarón, è considerato il vero salvatore del botteghino cinematografico, gli esercenti da anni lo anno nominato “San Checco”, e quanto servirebbe oggi in tempo di pandemia. Luca Medici, in arte Checco Zalone, è il super ospite più atteso di Sanremo 2022, se la gioca con i Maneskin per gli ovvi motivi.

Amadeus l’ha corteggiato per anni, nel 2019 sembrava potesse accadere quando la direzione era nelle mani di Claudio Baglioni, ma poi il comico lo aveva smentito: “Io superospite? Sono balle. Sarò in Kenya, come faccio a tornare? E poi non ho il coraggio di andare all’Ariston, è un palco difficilissimo” aveva detto. In Kenya ci sarebbe andato per girare Tolo Tolo, il film che avrebbe incassato 46 milioni di euro con un film che parlava di migranti e che sarebbe stato l’ultimo vero grande exploit del cinema (italiano) prima dei tragici conti in rosso causa Covid.

Checco Zalone folgorato da Helen Mirren: ‘La Vacinada’ è il tormentone da Oscar

D’altronde Zalone è l’ospite perfetto perché è tutto: cabarettista, regista, attore, cantante, musicista, ogni cosa che fa genera un ritorno incredibile, che sia un film (cinque titoli per un incasso complessivo di 220 milioni di euro, di questi cinque quattro sono nella topten dei film col massimo botteghino in Italia), uno spot sociale politicamente scorretto e quantomai efficace per i malati di Sla o il video provaccino con il premio Oscar Helen Mirren. Ogni sua uscita diventa tormentone e spesso polemica, la sua ironia può essere letta erroneamente dal lettore superficiale, tanto che all’epoca de La vacinada c’era chi aveva sollevato il sopracciglio alla frase “Oh vacinada / io faccia a faccia sta veccia muchacha / immunizada” senza capire che l’umorismo di Zalone era condiviso dalla stessa protagonista classe 1945. Con Amadeus ha messo le mani avanti: “Io vengo. Ma tu hai finito di pagare il mutuo? Hai comprato una casa a tuo figlio? Perché dopo non lavorerai più, al massimo a Telelombardia”. Con conseguente polemica del direttore di Telelombardia.

Checco Zalone in versione Domenico Modugno con Virginia Raffaele: “Arriverà l’immunità di gregge”

Sono tempi difficili per chi fa satira e Zalone lo sa, infatti centellina la sua presenza in televisione. Cosa lo abbia convinto questa volta non si sa, ma certo il palco dell’Ariston è difficilissimo, benché il più ambito per uno showman come lui. Nato a Capurso, periferia barese nel 1977, ha iniziato come musicista prima di conquistare Telenorba, a sperimentare il cabaret con Zelig (prima locale poi nazionale) dove si distingue con le imitazioni. La creazione del suo alter ego Checco, parodia di un cantante neomelodico, è il suo asso nella manica.

Checco negli anni si trasforma, si trasferisce dalla Puglia a Milano per inseguire i suoi sogni musicali (Cado dalle nubi), addetto alla sicurezza in Duomo in tempi di terrorismo islamico si innamora di una ragazza araba che ha in progetto un attentato (Che bella giornata), impiegato insoddisfatto che mentre la moglie viene licenziata decide di mollare il suo lavoro per girare l’Italia vendendo porta a porta un aspirapolvere (Sole a catinelle), poi stakanovista attaccato al posto fisso così determinato da accettare di andare persino in Norvegia in una base scientifica italiana tra i ghiacci pur di non rinunciare alle sue sicurezze (Quo vado?), infine disoccupato che rifiuta il reddito di cittadinanza, apre un sushi pugliese, viene travolto dai debiti e finisce a fare il cameriere in un villaggio turistico in Kenya da dove cercherà di tornare in Italia allo scoppio di una guerra civile in un viaggio che è lo stesso di tanti migranti (Tolo, Tolo).

Checco Zalone canta il suo ‘Immigrato’: il videoclip aspettando il nuovo film ‘Tolo Tolo’

La musica però è la sua prima e probabilmente più grande passione, con la musica ha cominciato quasi vent’anni fa nell’ambiente jazz pugliese. Lo scorso anno a sopresa ha battuto Laura Pausini e la sua Io, sì vincendo il David per la migliore canzone (oltre a quello dello spettatore) per la canzone Immigrato (Tolo, Tolo). “Se lo sapevo venivo – ha scherzato Luca Medici collegato da casa, poi ha chiamato la compagna – Mariangela! Qui dormono tutti, anche mio figlio. Non gliene frega niente” ha concluso con il suo solito umorismo. C’è da giurare che la sera di Sanremo saranno sveglissimi.



Go to Source

Exit mobile version