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Santo Stefano di Camastra, madre e figlia impiccate: omicidio-suicidio. La donna ha lasciato una lettera: “Porto con me Alessandra”

Santo Stefano di Camastra (Messina) – Gli ultimi post su Facebook li ha fatti intorno alle 13 di ieri, poi ha scritto una lettera: “Porto via con me Alessandra”. Qualche ora dopo, è uscita con la figlia. Non sono più tornate. Mariolina Nigrelli e Alessandra Mollica, che aveva 14 anni, sono state trovate impiccate nella loro casa di campagna, poco dopo le 19.30. La lettera era sul tavolo della cucina. Negli ultimi tempi, la donna era assalita da un grande travaglio. Testimoniato da quegli ultimi post. Prima aveva rilanciato la foto di una città di sera con la scritta: “Certe cose si capiscono solo dopo. Molto dopo. Troppo dopo”. Poi, aveva postato l’immagine di un albero sospeso fra le nuvole, con la frase di “Dark angel”, l’angelo nero: “Facile giocare con le parole. Difficile giocare con la vita. Schifoso è giocare con le persone”.

Si dispera il marito di Mariolina, il padre di Alessandra, è Maurizio Mollica, un fabbro molto noto nella cittadina delle ceramiche: “Ieri pomeriggio, poco dopo le sette – ha detto ai carabinieri – mia moglie non rispondeva al telefono. Mi sono preoccupato. Le ho cercate ovunque in paese, poi sono andato nella nostra casa di campagna. E li mi sono trovato davanti alla tragedia”. Madre e figlia erano impiccate a una trave, nel casolare che si trova nella zona del Santuario del Letto Santo. Una prima ispezione del medico legale ha confermato l’ipotesi dell’omicidio suicidio, si farà comunque l’autopsia, i magistrati vogliono fugare ogni dubbio. Alcuni familiari hanno parlato di litigi nella coppia. Per tutta la notte, nel casolare della tragedia c’è stato il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che ha coordinato gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale di Messina. 

Una donna e la figlia di 14 anni trovate impiccate nel Messinese

Il travaglio della donna

Mariolina Nigrelli era molto preoccupata negli ultimi tempi. Era preoccupata per la figlia. Aveva postato il video di una ragazzina che aveva vinto la sua battaglia contro il bullismo. E poi aveva pubblicato altre frasi che raccontano il suo stato d’animo. “Chi ti ha tradito, verrà tradito – dice un post – a chi ti ha mentito, mentiranno. Chi ti ha offeso verrà offeso. A chi ti ha fatto soffrire, sarà fatto di peggio perché sono così le regole del gioco”. Un’altra foto sul suo profilo dice invece: “Scegliere con chi parlare è importante, capire con chi tacere di più”. Il racconto di una ferita profonda che portava dentro. “Vi rispetterò nello stesso modo in cui rispettate mia figlia”, questo un altro post.

Il rimprovero

Il 19 maggio, sembrava rimproverare qualcosa alla figlia. Questo post, tratto dal profilo “Emozioni del cuore”, è rivolto a lei: “Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa. Quando un genitore ti chiede di non fumare ti sta chiedendo solo di vivere più di lui. Quando un genitore ti chiede di non uscire con determinate persone è solo perché quelle persone potrebbero farti del male. Quando un genitore ti chiama più volte al cellulare non lo fa perché vuole darti fastidio, è solo che la sua anima freme nel saperti a casa sano e salvo. Un genitore non ti dà mai il peggio né te lo augura.Un genitore ti ama e ti supplica di avere una vita migliore e più felice della propria”. La donna aveva aggiunto, in dialetto: “Infatti, si dice mettiti con quelli migliori di te”. Aggiungendo: “Mi fate solo schifo”. Gli inquirenti stanno cercando di capire a cosa si riferisse.



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