Sara Tommasi e il disturbo bipolare: “La malattia sarà con me per tutta la vita, ma ora c’è mio marito”

Pubblicità
Pubblicità

Sara Tommasi si racconta senza filtri a Luca Casadei nella nuova puntata del podcast One More Time. La soubrette e modella, 41 anni, è stata un volto noto nel mondo dello spettacolo, ma la sua vita è stata anche molto amara e lei ha lottato per salvarsi. Nell’intervista racconta l’euforia degli esordi e il periodo buio, gli errori e gli eccessi, fino a quando scopre il disturbo bipolare. Poi finalmente le cure e la rinascita grazie al marito.

Podcast One More Time Sara Tommasi Quando il bipolarismo prende il sopravvento

L’incontro con Lele Mora e gli esordi in tv

Il racconto di Sara Tommasi comincia dalla sua infanzia. Figlia unica, è nata il 9 giugno 1981 a Narni, un piccolo paese in Umbria, e ha ricordi bellissimi della sua adolescenza e del rapporto con i suoi genitori (“a scuola ero una secchiona”). Poi l’esordio nel mondo dello spettacolo dopo l’incontro con Lele Mora. “A Milano fui notata da Lele Mora una sera in discoteca. Ero impaurita perché temevo il confronto con le altre, non mi sentivo abbastanza bella. Gli raccontai che ero fan di Simona Ventura e lui mi propose il provino come schedina a Quelli che il calcio. Fu la svolta. Ho chiamato subito i miei genitori e urlato: ‘Ce l’ho fatta, sono entrata in televisione, adesso succederanno grandi cose’. Erano contenti, ma preoccupati. Lele Mora mi voleva bene come una padre, era il mio punto di riferimento e piaceva molto anche ai miei genitori”.

Il successo, i guadagni e il calendario

Nel 2003, finita l’esperienza a Quelli che il calcio, viene invitata da Simona Ventura a partecipare all’Isola dei famosi, ma prima di partire, su suggerimento di Lele Mora, decide di realizzare un calendario: “La maxi operazione pubblicitaria di Lele andò benissimo. I miei genitori non volevano, ma la Canalis lo aveva fatto, la Bellucci lo aveva fatto, la Santarelli lo aveva fatto, quindi mi sono lanciata con l’obbiettivo di arrivare al grande schermo”. Dopo l’Isola dei famosi c’è il picco di popolarità e dei guadagni. “Andava tutto bene, ma nel 2008 Lele si trova a dover gestire dei problemi personali e tutti i suoi artisti ne risentono, me compresa. Seguo la strada del cinema e poi arriva Mi fido di te, programma televisivo Rai con Fabrizio Frizzi. Ero felice, ma mi mancavano Lele Mora e lo star system”.

La verità di Marco Baldini: “La ludopatia? Una copertura: ero finito in un giro di malavita”

La scoperta del disturbo bipolare

Ma non tutto procede come previsto: Lele Mora è fuori dai giochi per lo scandalo Rubygate e a Sara Tommasi viene diagnosticato il disturbo bipolare: “Mia madre si accorse che non stavo tanto bene dai discorsi che facevo in casa: mi porta dal dottore e per me fu un duro colpo. All’inizio non accettavo le cure. Il problema quando sei bipolare è che te lo dicono gli altri, ma tu non lo capisci: o sei molto euforico o sei molto depresso, quindi passi da tendenze al suicidio a fare cose esagerate e bizzarre”. E il 2014 segna l’inizio del declino: “Ero alla ricerca di un nuovo agente e conosco questa persona di Milano che mi prende nella sua agenzia e organizza subito un’intervista con le Iene. È una trappola: prima dell’intervista mi chiudono in una stanza, prendono il telefono e mi minacciano di morte (con l’acido), obbligandomi a raccontare che a breve mi sarei buttata nel cinema hard. Mi spavento e accetto: mi drogano, faccio l’intervista con le Iene e subito dopo giro la prima scena hard, il set era già pronto. Mi fanno tirare tantissima cocaina e bere, sentivo il cuore che mi batteva forte. Mi lasciano andare, corro dal mio avvocato e li denuncio”.

Sara Tommasi e l’incubo del video hard: “Fui drogata e minacciata. Ora vivo felice a Sharm el-Sheikh”

Le cure e la nuova vita con il marito a Sharm el Sheikh

A quel punto interviene la madre che la obbliga ad un lungo ricovero in una clinica specialistica di Roma: “In ospedale mi sentivo una fallita, avevo rovinato la mia immagine, volevo tornare la Sara di prima. Nessuno mi aveva capita, ero soggiogata”. Nel 2020 l’incontro con Antonio Orso, manager del mondo dello spettacolo e ora suo marito, sposato un anno dopo. Oggi Sara Tommasi ha comprato casa a Sharm el-Sheikh, dove vive con il marito che si occupa anche della sua ritrovata carriera, è felice e ha un grande sogno: “Antonio è un uomo meraviglioso che non mi giudica, anzi, mi fa sentire nuovamente un’artista. Anche se mi sento guarita, sono ancora fragile. La malattia sarà con me per tutta la vita, ma ora c’è mio marito, il mio angelo custode. Lavoro all’Hard Rock Café di Sharm el Sheikh, dove faccio le serate. Mi sento nuovamente una diva e sogno un film sulla mia vita, da monito per tutte le ragazze che vogliono diventare famose”.

Droghe e relazioni fugaci, Bianca Balti si racconta: “Così mia figlia scelse di vivere col padre”

La serie podcast One more time è disponibile sull’app OnePodcast, sull’app di Radio Deejay, su Spotify, su Apple Podcast e su Amazon Music. Ogni venerdì un nuovo episodio.
 

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *