Sardegna, curava i tumori con gli ultrasuoni: dottoressa condannata all’ergastolo

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Condannata all’ergastolo. La Corte d’assise di Cagliari ha pronunciato la sentenza nei confronti di Alba Puddu, la dottoressa di Tertenia (Ogliastra) che in Sardegna “curava” i pazienti affetti da tumore con terapie alternative – come ultrasuoni, radiofrequenze e funghi. Metodologie che avrebbero ridotto l’aspettativa di vita dei malati e accelerato la loro morte. L’imputata non era in aula al momento della lettura della sentenza. Le indagini nei suoi confronti erano cominciate dopo un servizio trasmesso nel 2017 dal programma di Italia Uno Le Iene.

Puddu, 52 anni, era accusata di omicidio volontario (per uno dei tre pazienti deceduti), circonvenzione d’incapace (in tre casi), e truffa nei confronti di due delle parti civili. Lo scorso dicembre la pm Giovanna Morra aveva chiesto una condanna a 24 anni. Ma la Corte, invece, ha scelto l’ergastolo con sei mesi di isolamento diurno. I familiari dei tre pazienti deceduti – Davide Spanu, Franco Garau e Lorenzo Fiorini, che avevano sospeso le terapie convinti dalla dottoressa – si erano costituiti parte civile.

Nell’udienza del 15 dicembre scorso l’imputata si era difesa negando di aver convinto i suoi pazienti ad abbandonare le cure alle quali si stavano sottoponendo. Puddu era già stata interdetta dall’esercizio della professione, mentre l’Ordine dei medici di Nuoro l’aveva sospesa e poi radiata.
 

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