Sassuolo-Genoa 1-1, gol d’autore di Destro e Berardi

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REGGIO EMILIA – L’accortezza del Genoa fa pari con la straripante ma sterile personalità del Sassuolo in uno dei match “sopravvissuti” al ritorno in campo dopo il Natale. Risultato bugiardo, ci sarebbe da pensare, visto che un guizzo fa il paio con un dominio pressocché totale che non si concretizza. Il Sassuolo sembra quel corteggiatore incallito che rischia di farsi portar via sotto gli occhi la donna dei sogni. Un occhiolino di Mattia Destro, pareggia un’orda di gentilezze… usando una metafora. 

<<La cronaca della gara>>

Sheva l’ha pensata bene  

Il copione è scritto: al Sassuolo, Shevchenko è disposto a lasciare il possesso palla, ma il 3-5-2 con grande attenzione sui due lati non intende concedere al superiore palleggio neroverde la profondità. Diventano a questo proposito molto importanti i due esterni, Cambiaso sulla mancina e il debuttante Hefti arrivato dallo Young Boys danno alla strategia quello che l’allenatore ucraino chiede. Dal secondo tempo del Franchi, il Sassuolo non riesce più a dare alla manovra la necessaria pericolosità. Mancano i golden boys Scamacca e Frattesi, ma è specialmente l’ex Monza a mancare perché Harroui non ha ancora la personalità del romano e paga anche la differenza di caratteristiche.

Quel gran genio di Mattia

La cronaca della prima parte è un monologo neroverde, in termini di palleggio. Ma la parola chiave dei primi 46′ (45 più uno, molto corretti) è “accortezza”. L’accortezza genoana fa la differenza, insieme alla qualità negli ultimi metri, all’opportunismo di un centravanti autentico come Mattia Destro, campione ritrovato, genio della lampada del Grifone, con una giocata nel traffico da attaccante consumato. Prenda nota Mancini del capitano di Sheva, all’ottavo gol stagionale, con un colpo da scorpione, in area, di tacco, su traversone basso di Ekuban, un pallone di cuoio trasformato in oro zecchino con un lampo, un colpo di tacco di pura classe che deposita il pallone nell’angolino lontano, dove Consigli non arriva. 

Berardi suona la carica

Un lampo di classe e tanta attenzione davanti a Sirigu, accortezza che tiene conto anche della distanza perché è la compattezza del Grifone a togliere respiro a Berardi e soci. Berardi che è il più insistente, calato com’è nel ruolo di leader emiliano, prova diverse conclusioni. Ma si tratta sempre di conclusioni rese affrettate dalla solerte presenza dei difensori, si distingue Bani. Allo scoccare o quasi del riposo c’è un contatto in area tra i due, Manganiello con l’ausilio tecnologico giudica il tutto all’interno del regolamento.  

Sfonda l’onda neroverde

Alla ripresa, il Sassuolo accentua la sua pressione e sul ritmo costruisce la sua onda anomala che i bastioni liguri non riescono a contenere. I neroverdi continuano a litigare con il gol quando al 52′, con il Genoa per una volta fuori posizione, Defrel fila via fino a Sirigu ma gli calcia addosso la più clamorosa delle occasioni (e mette fuori il diritto di replica). E’ un segnale che gli ospiti non colgono in tempo, poiché il Sassuolo 3′ dopo la raddrizza, quando Raspadori filtra, lasciato da Badelj, Hefti cerca di rimediare ma serve Berardi che da due passi firma un meritato 1 a 1. Il Genoa sbarella, sente il colpo, qualcuno è sulle gambe e  Toljan prova a firmare il sorpasso con un tiro ravvicinato, sbagliato per postura.

Forte la pressione, ma Cambiaso…

La fortissima pressione neroverde ha bisogno di una pausa, ed ecco il Genoa che non trova il killer istinct in transizione, Cambiaso filtra fin sul fondo con uno stop a seguire ma ignora Badelj a rimorchio e il suo tiro cross è contenuto.  L’assalto emiliano è univoco, tradito ancora da Defrel su percussione di Kiriakopoulos (71′), poi anche Berardi – migliore in campo per distacco – alza un gran tiro al volo dal limite. E’ il segnale di un arrendersi alla divisione della posta. Beffarda, forse: ma il Genoa – umile come a Bergamo – pur senza mai impegnare Consigli, non ruba nulla. 

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli, Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio, Lopez, Harroui, Berardi, Raspadori, Kyriakoupolos (39′ st Muldur), Defrel (43′ st Samele). All.: Dionisi
GENOA (3-5-2): Sirigu, Vanheusden, Vasquez, Bani, Hefti (19′ st Fares), Hernani (19′ st Melegoni), Badelj, Portanova (39′ st Cassata), Cambiaso, Destro (30′ st Pandev), Ekuban (39′ s.t.
Caicedo)   All.: Shevchenko
Reti: nel pt 6′ Destro, nel st 19 Berardi
Note: ammoniti Raspadori, Rogerio, Lopez. Angoli: 7-4 per il Sassuolo Recupero: 1′ e 3′  

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