Sassuolo-Roma 2-2: Raspadori affonda le speranze Champions dei giallorossi

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REGGIO EMILIA – Aspettarsi qualcosa di lineare da Sassuolo e Roma, specialmente in questo 2021, richiede un grande sforzo di immaginazione. Le tantissime assenze hanno reso ancora più imprevedibile la sfida del Mapei Stadium, che tra occasioni divorate, tentativi di aggiustamenti difensivi più o meno riusciti e attimi di dominio da una parte e dall’altra si è conclusa con un 2-2 che pare, tutto sommato, l’epilogo più sensato di un pomeriggio sull’ottovolante. Il pareggio, però, serve ben poco ai giallorossi, che scivolano a cinque punti dal quarto posto occupato momentaneamente dal Napoli, in attesa che la classifica si allinei per numero di partite. Sposta pochissimo anche per il Sassuolo, che tocca la soglia psicologica dei 40 punti ma è di fatto senza obiettivi da settimane, forse addirittura mesi, in quel limbo chiamato metà classifica, troppo lontano dalla zona Europa, decisamente in salvo rispetto a chi sgomita per mantenere la categoria.

<<La cronaca della gara>>

Il Sassuolo spreca

L’avvio di gara è al ritmo di un’occasione al minuto o giù di lì, con la difesa della Roma in grande difficoltà sulle giocate profonde del Sassuolo, che con la mobilità di Raspadori utilizzato da centravanti apre dei solchi enormi tra Karsdorp e Cristante. Il giovane attaccante ispira subito Djuricic che calcia addosso all’uscita di Pau Lopez. La Roma fatica a trovare le distanze, Traore sfiora il vantaggio ma la conclusione è sporca e termina di poco a lato. Nel momento in cui le due squadre riescono a recuperare palla sulla costruzione avversaria, i pericoli fioccano. Carles Perez calibra male il mancino sullo scarico di El Shaarawy, primo sussulto romanista. La chance principale del primo tempo è un manifesto delle difficoltà romanista: Maxime Lopez si inserisce centralmente e ha davanti a sé un’autostrada, ostacolata solo in parte dal tentativo di rientro di Mancini, comodamente aggirato prima di far partire un destro salvato dal palo.

Rivoluzione Roma

Fonseca capisce che deve cambiare qualcosa e ricorre alla semplicità del 4-4-2, chiedendo uno sforzo in fascia a El Shaarawy e, soprattutto, al duo Cristante-Mancini di rimanere più stretto a protezione degli spazi che Raspadori, con il suo movimento, aveva fin lì svuotato per dare linfa agli inserimenti dalle retrovie. La Roma, già vicina al vantaggio con Perez – bravo Consigli a dire no – subito dopo il palo di Lopez, con il cambio di sistema di gioco riesce a pulire l’uscita del pallone e a soffrire meno le folate neroverdi, trovando anche il gol dello 0-1 con un rigore trasformato da Pellegrini: Marlon aveva abbattuto il solito Perez, tra i romanisti più vivaci nel primo tempo. In questa fase sono gli ospiti a convincere, ma Mayoral, dopo uno strepitoso aggancio su un lancio lungo dalle retrovie, non riesce a saltare l’uscita bassa di Consigli. La Roma è in crescita, Pellegrini cerca i pali da lontano senza trovarli per una questione di centimetri. Basta l’intervallo per cambiare faccia al match.

Rinascita neroverde

Il Sassuolo rientra con gli stessi uomini ma un atteggiamento totalmente diverso. La Roma inizia a soffrire le pene dell’inferno: Raspadori calcia malamente su Pau Lopez dopo essere scappato alle spalle dei centrali romanisti, poi è Boga a graziare i giallorossi alzando sopra la traversa da tre metri un cross perfetto di Traorè. La terza chance in sette minuti viene cancellata da una parata straordinaria di Pau Lopez, che nega a Raspadori la gioia del gol dopo una meravigliosa sterzata sul rientro di Cristante. Dall’angolo seguente, però, il Sassuolo raggiunge comunque il pareggio: Djuricic prolunga il corner da sinistra, Spinazzola si nasconde alle spalle di Traorè che a porta vuota insacca di petto da due passi.

Raspadori risponde a Bruno Peres

All’improvviso, subito lo schiaffone, la Roma si rianima. El Shaarawy può puntare Consigli in campo aperto ma centra in pieno il portiere con una conclusione poco ispirata, è il primo tentativo di un terzetto che scalda i guanti del portiere senza mai spaventarlo davvero. Decisamente più efficace Bruno Peres, che raccoglie l’ennesima sfuriata di Spinazzola sulla sinistra: cross che trova il rimorchio del brasiliano sulla destra, botta secca imparabile. Invece di azzannare gli avversari, la Roma si siede. De Zerbi, con una panchina ridotta all’osso, si gioca la carta del baby Oddei che serve a Raspadori l’assist del definitivo 2-2, agevolato da una distrazione di massa della difesa romanista: il capitano di giornata dei neroverdi ha il tempo di ricevere al limite dell’area piccola, stoppare e mettere nell’angolo, con Cristante fuori posizione e Karsdorp in ritardo. Un finale coerente per un pomeriggio pazzo.

SASSUOLO-ROMA 2-2 (0-1)
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan (31′ st Haraslin), Chiriches (39′ st Peluso), Marlon, Rogerio; Obiang, Lopez; Traore, Djuricic (39′ st Oddei), Boga; Raspadori. All.: De Zerbi
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Cristante, Mancini; Bruno Peres, Pellegrini, Diawara, Spinazzola; Carles Perez, El Shaarawy (29′ st Veretout); Borja Mayoral (38′ st Dzeko). All.: Paulo Fonseca
Arbitro: Pairetto
Reti: 26′ pt rig. Pellegrini, 12′ st Traorè, 24′ st Bruno Peres, 40′ st Raspadori
Ammoniti: Djuricic, Rogerio, Haraslin, Diawara, Pellegrini, Cristante
Recupero: 0 e 3′

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