Ecco la prova della manina che cambia i referti arbitrali. Dopo le chat rivelate da Repubblica che dimostrano come la classe arbitrale italiana sia tenuta sotto scacco da un sistema opaco che ne regola carriere e avanzamenti, l’inchiesta prosegue. Pubblichiamo gli audio di una telefonata tra Riccardo Di Fiore, ex osservatore arbitrale della Serie B e Emidio Morganti, ex responsabile dell’organo tecnico della Commissione arbitrale nazionale Serie B. L’oggetto è la partita Spezia-Chievo dell’11 agosto 2020, valida per i playoff.
Caso arbitri, l’incredulità di Di Fiore: “Chi ha cambiato la mia valutazione?”
Di Fiore è stato mandato a seguirla. Ad arbitrare è Eugenio Abbattista. Alla fine Di Fiore valuta la prestazione di Abbattista da 8.60. Ma qualcuno a Roma cambia il suo referto, e quell’8.60 diventa 8.70, il massimo della valutazione. Grazie a quel giudizio Abbattista è rimasto anche per questa stagione in Serie B, quando invece avrebbe dovuto essere dismesso. Il fatto è stato svelato da Repubblica.
Di Fiore, appresa la notizia del suo referto cambiato, chiama Emidio Morganti, che allora era il responsabile delle valutazioni della Serie B. Di Fiore è sconcertato, non capisce cosa sia successo. E Morganti non sa cosa rispondere, si rifugia in un “ma non ti ricordi cosa avevamo detto?”, respinto però da Di Fiore: “No, non mi ricordo. Io ho dato 8.60, e mi ritrovo nel mio referto un 8.70”.
Caso arbitri, la risposta di Morganti a Di Fiore: “Non ti ricordi cosa avevamo deciso di fare?”
Di Fiore non mente. Agli atti del processo sportivo e all’attenzione della procura di Roma c’è un referto: nel documento che porta la firma di Di Fiore c’è un 8.70 che lui non ha mai messo.
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