Sci, Federica Brignone torna alla vittoria nel superG di St.Anton. Paura per la caduta di Sofia Goggia

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Uno scontro estremo tra due fuoriclasse azzurre: stavolta ha la meglio Federica Brignone, che torna alla vittoria nel superG di St. Anton am Arlberg, mentre nel tentativo di superarla Sofia Goggia forza talmente i rischi da uscire paurosamente, per fortuna senza conseguenze. Un mezzogiorno (quasi) di fuoco tra le due grandi rivali, a una settimana dal weekend di Coppa del mondo a Cortina e poco più di tre settimane dai Mondiali di Courchevel-Meribel. Alle spalle dell’azzurra, seconde le svizzere Joana Haehlen (a 0”54) e Lara Gut-Behrami (a 0”66).

Brignone ha vinto la gara numero 21 della sua carriera, tornando ai suoi livelli dopo un lungo inseguimento partito dalla coppa del mondo di superG vinta lo scorso anno, quando fu prima tre volte, a St. Moritz, Zauchensee e Garmisch. È stata la più veloce in un mini superG, accorciato a un minuto a causa della quantità di neve caduta durante la notte nella parte alta della pista, che ha costretto ad abbassare la partenza allo start di riserva. Ha toccato subito i 97 kmh, ha impostato bene il salto in contropendenza che costerà la gara a Goggia, rientrando sulla porta blu spartiacque verso la seconda metà del tracciato. Perfetto il curvone che introduce alla parte finale, interpretata in maniera superba, guadagnando solo in quel tratto 97 centesimi di vantaggio su Marta Bassino, leader in quel momento, alla fine ottava.

La caduta di Sofia Goggia

La caduta di Sofia Goggia (afp)

Goggia

Se Elena Curtoni non ha brillato, 13a alla fine con un secondo e 35 di distacco, anche se l’azzurra resta leader della coppa di specialità a pari punti con la norvegese Ragnhild Mowinckel, la grande sfida è arrivata da Sofia Goggia. Subito in vantaggio di 11 centesimi al primo intermedio, saliti a 44 al secondo, a costo di inclinazioni paurose che in breve hanno provocato uno squilibrio, e di conseguenza la spaccata, una rotazione che poteva avere conseguenze peggiori e infine la caduta. Finendo a terra Sofia, al rientro dopo l’incidente di St.Moritz, ha protetto la mano sinistra ferita e operata a dicembre. Brignone si è coperta la faccia coi guantoni per non vedere, ma Goggia si è rialzata subito scendendo al traguardo sugli sci.

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Brignone: “Gran gara, ma che sofferenza”

“È stata una gran gara, sono emozionata” racconta Federica Brignone al traguardo. “È stata una sofferenza, sul salto sono andata lunga ma sono riuscita a tenere la velocità, anche se ho temuto di fermarmi, “catastrofe” mi dicevo. In fondo mi sono resa conto di aver fatto un ottimo finale, ho spinto su tutte le curve, ho osato tanto e fatto la differenza. Al traguardo mi sono chiesta se avevo fatto abbastanza, vedevo tutte davanti a me agli intermedi ma non in fondo, ho sofferto, ma è stata una gran gara”.

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