Circolazione regolare in Italia il giorno dopo la tragedia dei cinque operai che hanno perso la vita a Brandizzo, in Piemonte, perché spazzati via da un treno transitato sul loro cantiere, presso la stazione del paese.
Circolazione regolare
“In questo momento la circolazione si svolge regolarmente su tutta la rete ferroviaria nazionale. Eventuali ritardi registrati si riferiscono a precedenti inconvenienti già risolti”, si legge sul portale dell’Infomobilità di Trenitalia. Già nella serata di ieri, l’analogo servizio di Rfi, la società di gestione della rete delle Fs, spiegava che “dalle ore 18.00 sulla linea Torino – Milano convenzionale la circolazione ferroviaria, precedentemente sospesa in prossimità di Brandizzo per accertamenti dell’Autorità Giudiziaria sulla linea, è in graduale ripresa dopo l’intervento dei tecnici di Rfi che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea”.
Il vortice di appalti per la manutenzione: “Così Rfi risparmia ma crea rischi”
Lo sciopero Rfi
In piedi ci sono comunque le agitazioni dei lavoratori, che hanno reagito alla tragedia piemontese. “L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente: domani (oggi, venerdì 1° settembre, ndr) si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte”, ha detto in una nota diramata ieri il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Ad incrociare le braccia sono dunque i dipendenti di Rfi delle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie. Si tratta degli addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione delle infrastrutture: l’agitazione è prevista nelle ultime quattro ore del turno notturno tra il 31 agosto e il 1 settembre e del turno giornaliero del 1 settembre. “Nel corso della protesta sindacale, saranno garantite tutte le attività di pronto intervento in caso di guasti e criticità sulla rete ferroviaria”, ha fatto sapere Rfi in una nota pubblicata sul suo portale.
Quelle 450 vittime della guerra “minore” che si combatte su strade e cantieri
La protesta Usb
In piedi c’è anche la protesta, più estesa, dell’Usb. Il sindacato di base ha infatti proclamato uno sciopero di 24 ore, sul quale era intervenuto il Garante chiedendo una riduzione a quattro ore “pur ritenendo sussistenti i presupposti di gravità dell’evento lesivo che esonera dall’obbligo del termine di preavviso”. L’Usb però non ha cambiato programma: “La gravità di quanto accaduto a Brandizzo ed il ripetersi di questi eventi drammatici necessitano di una risposta forte. C’è un concorso di colpa di quanti hanno promosso le privatizzazioni e la diffusione degli appalti, provocando una riduzione clamorosa delle tutele ed una precarizzazione del lavoro che non può che produrre anche un indebolimento del sistema di sicurezza sul lavoro. Anche in altri settori del lavoro le nostre strutture si stanno mobilitando, proclamando agitazioni e astensioni dal lavoro tra oggi (ieri, ndr) e domani (oggi, ndr) – ha scritto nella serata di giovedì – C’è bisogno di ampliare le proteste, non certo di ridurle”.
Sul portale dell’Infomobilità di Trenitalia si registra che “dalle ore 15:36 di giovedì 31 agosto alle ore 15:35 di venerdì 1° settembre, è in atto uno sciopero di 24 ore del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche dopo la sua conclusione. Attivo call center 800 89 20 21”, ma non si segnalano altri disagi. Qui le informazioni sui treni garantiti in caso di sciopero.
Lunedì si fermano gli edili
Per altro, nuove manifestazioni si prospettano. Otto ore di sciopero a livello regionale di tutto Il settore edile e delle costruzioni sono state proclamate per lunedì 4 settembre dai sindacati edili di Fillea Cgil, Filca Cisl e FenealUil del Piemonte.”Ormai è una catena di stragi sul lavoro che non si riesce ad interrompere, gli incidenti mortali stanno diventando una consuetudine inaccettabile – sottolineano i sindacati in una nota – in un mondo del lavoro sempre più meccanizzato e all’avanguardia queste stragi ci lasciano sgomenti e il settore edile è quello che vede il maggior numero di vittime di tutto il mondo del lavoro”.
Go to Source