Scissione 5S, Brugnaro: “Di Maio ha dimostrato coraggio, venga con noi”

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“A Coraggio Italia piacciono i coraggiosi e Luigi Di Maio lo è. Magari si  unisse a  noi!”. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia, tycoon veneto, rivolge un esplicito invito al ministro degli Esteri che ha lasciato il M5Stelle di Conte. Coraggio Italia è il brand che il sindaco ha mantenuto dopo la separazione da Giovanni Toti, il governatore della Liguria, e sarà un sottogruppo del Misto in Parlamento, dopo che oggi il presidente della Camera Fico ha sciolto il gruppo ridotto a 18 componenti.

Brugnaro, il centro è piuttosto affollato, lei tuttavia vorrebbe Di Maio nelle vostre file?
“Non si tratta di volere Di Maio, ma il ministro degli Esteri è un ragazzo giovane che comprende le difficoltà del Paese e l’importanza del fare. Noi di Coraggio Italia puntiamo a radicare il partito sul territorio, stiamo facendo un lavoro importante e ci presenteremo alle prossime politiche. Io credo nel merito e a Di Maio riconosco il merito di avere saputo cambiare idea su tante cose. Le persone intelligenti cambiano idea, gli stolti no. Lui è entrato nelle istituzioni e ha compreso quanto difficile sia governare. Guardi, l’importante è lanciarsi a fare le cose. Lo dico da imprenditore in un’Italia in cui l’incertezza è costante e generale, sembra di essere sul tagadà. Chissà che non sia proprio lui a venire nella nostra casa politica. Oggi si tratta di fare la pace, di aiutare aziende che rischieranno di chiudere per la crisi energetica, non di polemizzare”.

Anche a Berlusconi piace Di Maio: lei in quali rapporti è con Berlusconi?
“Buoni. Ho avuto modo di parlare poche volte con lui, lo stimo. Ha l’età di mio padre e quindi è il testimone di un’altra storia. Ma l’idea di libertà in economia, l’abbassamento delle tasse, la questione del cuneo fiscale, oltre all’importanza dell’esperienza internazionale che Berlusconi ha, sono tutte doti fondamentali in un Paese manifatturiero come il nostro”.

Calenda, Renzi, Toti, Brugnaro, Tabacci, Lupi, Fitto, Mastella e altri ancora…tutti leader del grande centro?
“Se i leader sono coloro che cercano il potere per il potere, allora io mi tolgo dalla mischia. Faccio il sindaco, e anche gratis, e continuerò a farlo. Ma questo non vuol dire che le forze sane del Paese non si debbano occupare della cosa pubblica. Bisogna avere rispetto per chiunque prenda questo impegno, si carichi dei sacrifici e si prenda pure offese e insulti. Di Maio è un esempio, e i giovani in particolare hanno bisogno di esempi. Quindi a Renzi, Calenda, Berlusconi dico: confrontiamoci sulle proposte. Sono altresì convinto che i corpi intermedi, da Confindustria ai sindacati, debbano avere più forza. Più è partecipata la democrazia, più è forte”.

Lei è per un polo di centro, comunque?
“Rispondo: si vedrà.  Mancano dieci mesi alle politiche e la situazione è in grande evoluzione. Draghi sta facendo molto bene il premier e sta risolvendo i problemi del Paese. Le alchimie delle alleanze lasciamole al dopo. Peraltro credo che una legge proporzionale sarebbe meglio. Però ora mi concentrerei sulle priorità dei cittadini”.

Tuttavia chi vede come federatore dei centristi?
“La leadership non si costruisce a tavolino: ci si orienterà sulle idee. Ripeto che a me piacciono le persone che hanno coraggio, Calenda, Renzi, Berlusconi, anche Letta“.

Comunque la metà campo in cui Coraggio Italia gioca, è il centrodestra?
“Sì. Ma lo spiego con un esempio. Calenda ha fatto un filmato sui termovalorizzatori che potrei fare io che un termovalorizzatore l’ho costruito. Lui vuole un’alleanza a sinistra, io no. Perché a sinistra ci sono gli ambientalisti del No che non glielo faranno costruire, e invece noi abbiamo bisogno di fare le cose”.

Draghi lo vedrebbe bene come premier anche in futuro?
“Draghi l’ho sostenuto anche per fare il presidente della Repubblica. Speriamo non si stanchi. Non ho un disegno adesso. Credo solo ci sia bisogno di abbassare i toni della politica”.

Difficile quando c’è una scissione di mezzo come quella di 5Stelle.
“Non parlo delle cose che accadono in un altro partito. Dai grillini ho ricevuto molti attacchi, ma la gente che li ha votati voleva un cambiamento rendendosi conto che il Paese va aggiornato, che dobbiamo dare risposte ai giovani, dobbiamo dire ai bambini che questo è un Paese per loro”,

“Insieme per il Futuro”, il nome che Di Maio ha dato al suo gruppo, quindi lo apprezza?
“Ma apprezzo di più Coraggio Italia”.

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