Scuola e università, Bianchi: “Entro novembre dal Pnrr bandi per 5 miliardi di euro”

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ROMA – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nella prima cabina di regia in funzione del Piano nazionale di resistenza e resilienza annuncia che entro novembre saranno avviati bandi per 5 miliardi di euro sulla scuola: 3 miliardi saranno investiti sugli asili nido, soprattutto, e la scuola d’infanzia, 400 milioni andranno a finanziare nuove mense, 300 milioni saranno utilizzate per le palestre, 800 milioni serviranno a costruire scuole nuove e con 500 milioni si metteranno in sicurezza quelle esistenti.

“Il sapere al centro della nostra trasformazione”

Il ministro Bianchi dice: “Partire da scuola, università e ricerca è un segno che abbiamo messo il sapere al centro della nostra trasformazione. Le nostre tre riforme riguarderanno: istituti tecnici e professionali, Istituti tecnici superiori, provvedimento già alla Camera, e ancora l’orientamento. Quindi, stiamo costruendo nuove norme sul reclutamento e lavorando sul dimensionamento degli istituti e la numerosità delle classi”. Per gli ambienti della nuova didattica, che dovrà essere più partecipata e laboratoriale, ci sono 13 miliardi. Sui contenuti della nuova didattica, ci sono 5,4 miliardi.

Il ritardo sui nidi rispetto alla Ue

“Sugli asili nido abbiamo più ritardo rispetto all’Europa”, dice Bianchi, “siamo al 27 per cento della soddisfazione delle richieste. Le mense scolastiche e le palestre sono necessarie per allargare il tempo pieno nel Paese. Tutte le scuole saranno digitalizzate, 4.0. E poi dobbiamo partire con lo studio delle nuove scienze, la Matematica deve diventare capacità di astrarre e sperimentare”.

“Recuperare il gap di genere e generazionale”

La ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha ribadito la centralità della ricerca di filiera, pubblica  e privata, “e vogliamo recuperare il gap di genere e generazionale”. Si utilizzeranno misure premiali nella scelta dei bandi e il 40 per cento delle risorse andrà nelle aree del Mezzogiorno. I finanziamenti su università e ricerca arrivano a 6 miliardi, cinque andranno investiti entro le fine di quest’anno e, in totale, prevedono 60 progetti. Il 40 per cento dei posti a bando sarà riservato alle ricercatrici: tutti gli enti che parteciperanno ai progetti dovranno avere un bilancio di genere e un programma per la parità. Le proposte inviate saranno valutate in modo terzo “tenendo conto della loro fattibilità e sostenibilità nel tempo”.

Il presidente del Consiglio cita il Nobel Parisi

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, cita il Premio Nobel Giorgio Parisi e dice che scuola e università sono architravi del lavoro: “Un giovane deve poter emigrare con la consapevolezza che si può riportare a casa la propria preparazione e non con la certezza che non si può più rientrare. Questo governo aumenterà i fondi per la ricerca di base e quella di eccellenza”.

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