Scuola, ecco in Italia chi torna in classe e chi no prima di Pasqua

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“Per quel che mi riguarda la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media” ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi venerdì sera in conferenza stampa.

Covid, Draghi: “Farò vaccino Astrazeneca, mio figlio lo ha già fatto”. Sulla scuola: “Sarà la prima a riaprire quando la situazione lo permetterà”. E apre allo Sputnik

Ma intanto la maggior parte delle Regioni restano rosse e dunque la maggior parte delle scuole restano chiuse. C’è una domanda però che infiamma chat scolastiche e bacheche dei social: le scuole riapriranno prima di Pasqua? O se ne riparla dal 6 aprile, se e laddove andrà non tutto bene ma almeno meglio?

Monitoraggio delle Regioni, l’Rt resta a 1,16. Sardegna e Molise in arancione da lunedì

Le decisioni non sono come sempre omogenee. A partire dalle uniche due Regioni, Sardegna e Molise, che hanno cambiato colore nelle ultime ore.

Sardegna

La Sardegna da bianca è diventata arancione, un salto in lungo visto che l’ultimo decreto ha cancellato le zone gialle per un mese. Le misure stabilite dal governo prevedono che asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie possano restare aperte. Mentre le superiori proseguono le lezioni in presenza a rotazione dal 50 per cento fino al 75 per cento, gli altri in dad. Ma in Sardegna, per ordinanza del governatore Christian Solinas, funziona già così dunque non dovrebbe cambiare nulla.

Molise

Nel Molise, arancione e non più in rosso, il presidente Donato Toma incontrerà sabato pomeriggio l’Unità di crisi locale, parlerà con il responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, con i sindaci e valuterà, probabilmente a partire dalla serata, come e dove riaprire gli istituti scolastici  da lunedì 22.

Umbria

Tornano in presenza da lunedì 22 le lezioni in alcune scuole dell’Umbria, colorata d’arancione. Lo prevede una nuova ordinanza della Regione, in vigore fino al 6 aprile. A tornare in classe sono i più piccoli fino a 6 anni che frequentano asili e materne e i bambini delle primarie nei comuni dei distretti sanitari in cui i contagi non superano i 200 casi settimanali ogni 100 mila abitanti (esclusi i Comuni che evidenzino un incremento critico). Si tratta dunque di tutti gli alunni dei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi, Corciano, Perugia, Torgiano, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Tuoro sul Trasimeno, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli e Penna in Teverina. Per tutti gli altri c’è la Dad: Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina, Amelia, Giove, Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Montegabbione, Orvieto, Parrano, Porano, Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide, Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica, Cascia, Cerreto di Spoleto, Norcia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera Cascia, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Spoleto.

Alto Adige

L’Alto Adige è rosso ma il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, si è portato avanti e ha firmato un’ordinanza in cui, da mercoledì 7 aprile, alla riapertura delle scuole, nelle scuole elementari e medie le lezioni in presenza saranno garantite per coloro che parteciperanno al progetto sperimentale di screening dell’Azienda sanitaria. Coloro che decideranno di non partecipare allo screening dovranno continuare a seguire la didattica a distanza. Rimane al momento in vigore, invece, la sola modalità di dad per studentesse e studenti delle scuole superiori. Per le famiglie con bambini o ragazzi con particolari necessità di accompagnamento, potranno riaprire centri giovanili, convitti e centri Elki.

Lazio

Il Lazio, ora in rosso, sogna l’arancione dal 29 marzo. Prima delle vacanze di Pasqua, fissate dal calendario regionale al 1° aprile, ci sarebbero solo tre giorni. E allora che fare? Dalla Regione fanno sapere che l’intenzione è quella di applicare il decreto alla lettera. E dunque al momento, fosse anche solo per tre giorni, le scuole dovrebbero riaprire, anche per venire incontro a migliaia di famiglie.

Liguria

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha firmato un’ordinanza che prolunga la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori nella Regione al momento arancione fino al 31 marzo. “Abbiamo prolungato – ha detto il governatore – l’ordinanza regionale per la dad nelle scuole superiori fino al 31 marzo perché poi cominciano le vacanze pasquali al termine delle quali scadrà il decreto legge del governo Draghi”. E se ne riparlerà.

Abruzzo

Le scuole elementari, medie e superiori in Abruzzo resteranno in dad. “Purtroppo – ha detto qualche giorno fa il governatore Marco Marsilio – non ci sono le condizioni per riaprire le scuole e anche il quadro generale mostra che per la popolazione fino a 19 anni c’è una particolare incidenza e l’incremento dell’incidenza per questo tipo di varianti”. In Abruzzo le scuole sono chiuse da inizio marzo, mentre nei territori più a rischio, come Pescara, la didattica in presenza è sospesa da oltre un mese.

Calabria

La Calabria è in zona arancione, ma a causa dei contagi, su segnalazione dell’Asp di Catanzaro, che in una nota ufficiale ha sottolineato “l’aumento dei casi di positività al Covid 19 all’interno delle varie scuole”, il sindaco Sergio Abramo ha disposto, con un’apposita ordinanza, la sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole comunali di ogni ordine e grado, statali e paritarie, compresi servizi educativi per l’infanzia e scuola pubblica dell’infanzia pubblici e privati, nonché ludoteche e asili nido pubblici e privati, da lunedì 22 a mercoledì 31 marzo. Il ritorno in presenza fra i banchi, considerando la chiusura per Pasqua a partire dall’1 aprile, è previsto per martedì 6 aprile.

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