Scuola, Enrico Letta sulle manganellate agli studenti: “Cariche della polizia molto gravi, qualcuno deve dare risposte”

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Il caso è aperto. Gli scontri di piazza dei giorni scorsi a Torino, Milano e Roma, con la dura reazione delle forze di polizia contro gli studenti che protestavano per la morte di Lorenzo Parelli, sono l’oggetto della prima dichiarazione politica non direttamente legata al Quirinale del segretario del Partito Democratico, dopo l’elezione di Mattarella. “Sulla questione di ordine pubblico chiediamo che siano date risposte – ha detto Enrico Letta, intervenuto nella trasmissione Mezz’ora in più su Rai Tre – è una vicenda abbastanza grave”. Non fa nomi, ma è chiaro che la destinataria della richiesta di Letta è la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

A condannare la risposta degli agenti in tenuta anti-sommossa e a chiedere lumi sui fatti accaduti anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Lo Stato la smetta di manganellare gli studenti – ha affermato Fratoianni – Domani depositeremo un’interrogazione parlamentare al governo, così magari la titolare del Viminale si ricorderà di dover dare spiegazioni e scuse a tanti studenti, alle loro famiglie e più in generale ai cittadini”, ha aggiunto.

Gli studenti intanto preannunciano nuovi cortei: “Quello che è successo è gravissimo – dicono da Torino – perchè ci hanno proibito di protestare legittimamente per l’omicidio di un nostro coetaneo (Parelli, il 18enne deceduto in una fabbrica a Udine mentre faceva uno stage, ndr). Non accetteremo e non rimarremo in silenzio di fronte a tutto questo”. Per questo scenderano in piazza ancora venerdì 4 febbraio.

Pronto a manifestare anche il movimento milanese. “Nel silenzio della politica, protestiamo di fronte a un fatto così grave. Diciamo che siamo tutt* Lorenzo e che la scuola va cambiata, a partire dal fermare l’alternanza scuola-lavoro. E per tutta risposta ci hanno caricato, ovunque, a Milano a Roma a Napoli a Torino”, scrive su Instagram il Coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano.

I gruppi di Roma proseguiranno nella mobilitazione. E il movimento “La Lupa”, al quale aderisce lo studente Ismaele Calaciura Errante ferito negli scontri e che ha già sporto denuncia, ha organizzato un’assemblea nazionale per sabato 5 febbraio a Roma. “Sto meglio, mi toglierò i punti dopodomani”, spiega Ismaele, che frequenta il Liceo Visconti. “Al corteo di Torino purtroppo ci sono stati casi più gravi del mio, gli studenti hanno riportato ferite ancora peggiori. Io comunque ho sporto denuncia il giorno dopo l’accaduto”. Il grido degli studenti quindi non si ferma: “È tempo di Riscatto, per Lorenzo e per tutti noi”.

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